Ecco uno dei debutti italiani dello scorso anno che avrebbe meritato maggiore attenzione da parte di parecchia gente: critica, pubblico e mass media. Gli Wora Wora Washington sono un trio veneto (Venezia per la precisione) arrivato al debutto su lunga distanza dopo un solo anno dalla propria formazione. Un po’ per i loro trascorsi in altre band con un buon curriculum alle spalle, un po’ perchè i 9 pezzi che compongono “Techno Lovers” sono davvero di fattura notevole.
Il sound dei tre è una combinazione di synth, tra l’analogico e il digitale, e gli strumenti base di una band rock: basso chitarra e batteria. E la drum machine che compare una tantum in sottofondo. Si sentono echi prepotenti del post-punk di fine ’70-inizio ’80 nella musica dei nostri, mescolata con melodie azzecatissime (“Daisy” ad esempio) e con ritmi pienamente inquadrati nel titolo del disco: ballabili ma che non soffocano la struttura delle canzoni. Testi non scritti dai Wora Wora, ma dalla scrittrice Giulia Galvan, un’arma in più per il trio, visto che le parole spesso e volentieri fanno da ottimo contrappunto alla musica. Una certa ingenuità resta nella scelta di alcuni arrangiamenti, orchestrazioni che ricordano la scena nu-rave tanto alla moda qualche anno fa, ma vengono bilanciati dal sapore shoegaze di “Seven Days” (splendide chitarre) o la conclusiva strumentale “Cooking Meringues”.
Onore alla Shyrec che ha pubblicato un lavoro così interessante e un grosso in bocca al lupo agli Wora Wora Washington, musica così ‘fresca’ è ossigeno (citando qualcuno che dall’underground si è fatto spazio fino ai piani alti) per il nostro paese.
- MySpace
- BUY HERE
2. Seven Days
3. Ten Seconds
4. Daisy
5. Heart Ingestion
6. Mike’s Head
7. Drum Machine
8. Daja
9. Charleston Dancers
10. Cooking Meringues
WORA WORA WASHINGTON su IndieForBunnies: