Ferrara si conferma protagonista dell’estate concertistica italiana con una serie di gran belle date attesissime, a partire dai passati Wilco e Pixies, passando per Jonsi, toccando Micah P. Hinson e i Babyshambles.
E poi si arriva alla serata dance-punk-funk per eccellenza: Chk Chk Chk e LCD Soundsystem, primo appuntamento della serata Bands Apart, e ci si trova un po’ tutti lì, riuniti dalle varie città d’Italia per uno dei concerti più attesi dell’estate. E forse così è anche stato.
Aprono i Chk Chk Chk che il sole deve ancora tramontare ma il pubblico è già caldo.
Io li vidi un belpò d’anni fa, il tour di “Loden Up Now”, se non sbaglio era l’estate del 2004, a Vicolo Bolognetti: lì il concerto fu bellissimo, loro dei pazzi che saltavano su e giù dal palco in tutta la loro ‘fuorezza’ sgangherata.
Da lì son passati tanti anni, un disco di mezzo, uno in uscita a breve e qualche componente nuovo. A paragone, oggi, i Chk Chk Chk sono diventati un po’ più adulti, un po’ più posati ed un po’ più funky. Che non necessariamente sono tutte note positive. L’unico reale pazzo (ovviamente in senso positivo), resta Nic Offer che da solo vale tutta la loro esibizione, improvvisando acrobazie sulle casse, fingendo di ingoiare il microfono, presentandosi al pubblico delle prime file. La novità è la cantante nera che lo affianca sul palco, non troppo aggraziata in perfetto stile Chk Chk Chk, ma dalla gran voce. Il resto della band è poco coinvolta nella follia di Offer e, con mio grande dispiacere, mi pare un po’ a se stante e distaccata. Peccato. Anche per la scaletta: mi sarebbe piaciuto ascoltare i vecchi pezzi di quel ottimo album del 2004, ma loro probabilmente preferivano quelli più recenti. Peccato. Ma ci si vuole bene ugualmente.
Nel mentre si fa buio, la piazza si riempie sempre di più e si scambiano le ultime chiacchiere prima che quel genietto di James Murphy e la sua cricca (il bassista Tyler Pope è membro anche dei Chk Chk Chk) escano sul palco.
E così si inizia. Si inizia, perchè l’Evento con la E maiuscola tanto atteso è appunto l’unica data italiana degli LCD Soundsystem, e i Chk Chk Chk, molti, se li sono già dimenticati.
James Murphy, vestito in classica maglietta bianca e pantaloni scuri, ha una gran voce, anche se l’impianto di Ferrara Sotto le Stelle non rende giustizia: i suoni sono troppo bassi, specialmente se paragonati all’esibizione di poco prima dei Chk Chk Chk.
Ma vabbè. Gli LCD Soundsystem sono potenti, hanno del tiro, ci fanno ballare vecchie e nuove hits, le luci sul palco sono perfette, e nel complesso lo spettacolo è ottimo e la folla in visibilio.
C’è chi si lamenta che i nuovi brani siano cover di un sempre valido David Bowie, ma come non amare la bellissima “I Can Change” che dal vivo viene eseguita alla perfezione, e come non saltare alle prime note di “Drunk Girls”? Che dire poi di ormai grandi classici come “Movement” , “Daft Punk Is Playing At My House” e “Tribulations” (interrotta dall’impianto saltato proprio a metà “…)? E nella scaletta c’è posto pure per “Yeah”, “Someone Great” (che bella!) e “Losing My Edge”, per chiudere romanticamente con “Ny I Love You”.
Forse una scaletta un po’ ruffiana, ma gli LCD Soundsystem sanno come farsi amare.
E James Murphy è il vicino di casa che tutti vorrebbero avere.
Credit Foto: Tore Sà…tre / CC BY-SA