Sarà l’immagine patinata, sarà un debole personale per del sano synthpop o semplicemente l’hype che gravita intorno, ma “Happiness” dei britannici HURTS mi ha convinto.
Quarti nella classifica Sound Of 2010 della BBC, subito affidati ad una major, Theo Hutchcraft (voce) e Adam Anderson (synth) vedono la propria carriera decollare all’improvviso, dopo le rispettive esperienze in gruppetti precedenti. La loro ascesa, del tutto inaspettata, si muove di pari passo all’interesse che dimostra per loro la blogosfera internazionale, affascinata dalle prime canzoni pubblicate nonchè futuri singoli “Better Than Love” e “Wonderful Life”.
I due pezzi, un synthpop che sprizza spirito 80s da ogni beat, tra il “Non-Stop Erotic Cabaret” di Almond e gli improbabili crooner à la Black , e un elegante retropop, rendono omaggio ad un’estetica che non vacilla a distanza d’anni.
Il dubbio che di sola estetica si tratti è sfatato in seguito all’ascolto del debutto, che dalla sua uscita ha registrato vendite discrete e generale entusiasmo di critica. L’iniziale “Silver Lining” e il suo freddo intro sintetico accolgono l’ascoltatore nell’atmosfera raffinata e al contempo fosca offerta dal duo, per proseguire con toni vagamente epici che ritorneranno più avanti. Un taglio malinconico contraddistinguono invece “Blood, Tears & Gold”, rallentando il ritmo e arricchendolo di leggeri riverberi di sottofondo. Ritmo che vede rinvigorirsi con la doppietta “Sunday”-“Stay”; il ritorno dei citati toni epici e il recupero di synth d’antan forgiano un brano figlio dei primi Depeche Mode e una coinvolgente ballata electropop .
Se i barocchismi di “Illuminated” contribuiscono al crescendo iniziato dai due precedenti pezzi, l’eccessiva lentezza di “Evelyn” rischia di apparire come una parodia degli stessi HURTS. “Better Than Love” recupera la situazione e “Devotion”, in duetto con Kylie Minogue, conferma le buone intenzioni dei debuttanti, registrando l’apice della confezione in quella che a cavallo tra gli ’80 e i ’90 sarebbe stata la canzone pop perfetta.
Con gli ultimi brani in lista, ballate acustiche per aficionados di toni minimali e cuori sofferenti si chiude un debutto tanto inatteso quanto convincente. Se riusciranno a non essere travolti dall’immagine proposta, riusciranno a far parlare di loro ancora a lungo.
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2. Wonderful Life
3. Blood Tears And Gold
4. Sunday
5. Stay
6. Illuminated
7. Evelyn
8. Better Than Love
9. Devotion – Hurts & Kylie Minogue
10. Unspoken
11. Water, The
12. Verona