Kyte
Dead Waves

Quattro ragazzi di Leicester con un minimo di elettronica nelle vene e belle canzoni. No, non sono i Kasabian ma suonano altrettanto convincenti. Qui la cosa però è più sbilanciata verso il pop, il romanticismo e canzoni radiofoniche, ma un ascolto questo “Dead Waves” se lo merita sicuramente.

Basta andare sulla pagina myspace della band per rendersi conto di come molte riviste d’oltremanica abbiano dato risonanza importante a questo lavoro licenziato dalla Kids Records. Si parla di atmosfere e paesaggi disegnati su una tela con gli strumenti, con in aggiunta un tocco di elettronica intelligente e ben curata in ogni singolo beat. Paroloni importanti scritti un po’ ovunque. Secondo me l’album non sfiora neanche lontanamente il capolavoro ma è sicuramente godibile. Avete presente “Fireflies” di Owl City? Beh ecco la produzione suona tutta un po’ così. Sognante, con quella voce effettata, riverberi, vocoder, beat elettronici e atmosfere dreamy che cullano.

Anni fa parlavamo su queste pagine di un gruppo chiamato Bel Auburn. Meglio i Bel Auburn. Meglio le loro canzoni. Ma in attesa del ritorno di band capolavoro come quella, questo è un ottimo viatico per le crisi d’astinenza da elettro pop.