Nel 1986 John Hughes dirige Molly Ringwald in “Pretty In Pink”, un film di blanda inflessione sociologica che ogni tanto è divertente ricordare. Nella corsa al remake dei classici degli anni Ottanta nessuno lo ha ancora messo in programma, eppure immaginare un suo aggiornamento ai canoni del costume contemporaneo non è difficile: goth rimpiazzati dagli emo, newavers sostituiti dagli americanapparels. In una colonna sonora in cui The Radio Dept. e Girls si troverebbero a loro agio, sarebbero i The Pains Of Being Pure At Heart a spopolare e conquistare la famigerata scena del ballo.
Se gli Arcade Fire con “Wake up” e gli ammiccamenti a Maurice Sendak hanno mitizzato i dodici anni- e Stephen King ringrazia- i The Pains Of Being Pure At Heart spostano l’ultima soglia dell’innocenza a sedici, quando le caramelle dagli sconosciuti diventano pasticche. Che sia chiaro: questa è musica autenticamente reazionaria, reazionaria come lo sono macchinazioni letterarie di Dave Eggers e i film di Wes Anderson, tutti a rincorrere un mito cristallizzato nel tempo che non è mai esistito.
“Belong” è un’ottima seconda prova, forse ancora più malinconica e sognante del disco che l’ha preceduta. Nonostante una produzione più controllata, i The Pains”… non perdono il tocco; la voce di Kip Berman è ancora filtrata da uno schermo di cartone, le chitarre oscillano tra shoegaze e college radio, la title track ha un debito con gli Smashing Pumpkins o più in generale con chiunque abbia fatto pop da cameretta senza risultare demente. Con qualche batteria in più la band avrebbe destato preoccupazione, ma allo stato dei fatti difficilmente la concorrenza del 2011 riuscirà a fare un disco pop altrettanto bello, altrettanto agrodolce.
Negli anni Ottanta Postecard e Sarah Records hanno creato un mondo per sedicenni refrattari alla morte e alle batterie fracassone come era d’uso. Era un mondo per ragazzini che dei moniti di un Mark Renton, per dire, non sapevano che farsene. E perchè mai avrebbero dovuto?
Scegliete gli occhiali a forma di cuore, scegliete i colori pastello, scegliete la vita.