Sono delicati, gli Stornoway. Sono giovani, timidi e hanno vestiti di colori che nessuno si sarebbe mai azzardato ad abbinare. Sono impacciati nel cambio strumenti e non hanno la sicurezza che, solitamente, ci si aspetta da una band sul palco, ma quando iniziano a suonare, sono assolutamente incantevoli.
Suonano davanti a una quarantina di persone attente e silenziose e il cantante parla un sacco tra una canzone e l’altra. Parla delle solite due cose di cui parla una band al suo primo tour italiano: 1) che buono il cibo, 2) fa caldo ed è meraviglioso e in più ci mette qua e là qualche aneddoto personale. Si sforzano di vincere la timidezza, ma è solo quando suonano che sono veramente a proprio agio.
Suonano per più di un’ora tutto il loro disco di debutto e poco più, con una batteria che, benchè sia sempre precisa, a volte è un pelo troppo potente rispetto al resto, ma, nonostante questo, gli strumenti si fondono alla perfezione, ricreando senza alcuna difficoltà le atmosfere tenui di “Beachcomber’s Windowsill”. La voce di Brian Briggs è forte e, seppur con qualche sbavatura qua e là , il risultato finale è sempre su livelli altissimi, anche quando gli altri si uniscono a lui per le seconde voci o per le semplici armonie vocali di alcuni pezzi. Non manca una violinista che eleva a miglior momento del concerto la splendida “The Coldharbour Road”, e non mancano nemmeno i momenti unplugged, uno solo per Brian, che esegue in solitaria “November Song” e gli ultimi due, che chiudono il concerto, per la band al completo, con “The End Of The Movie” e “We Are The Battery Human”.
Gli Stornoway, anche dal vivo, restano una delle cose più belle che il nuovo movimento acustico/folk/pop/come volete chiamarlo/insomma, quello dei Mumford & Sons ci abbia regalato. Speriamo che durino, speriamo che tornino, speriamo che quando arriverà quel momento qualcuno in più abbia deciso di fermarsi ad ascoltarli, perchè, mamma mia, nella loro semplicità , sono così intensi che non si può far altro che cedere, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare.
Setlist:
I SAW YOU BLINK
BOATS AND TRAINS
BEACHCOMBER’S WINDOWSWILL
ON THE ROCKS
FUEL UP
WHEN YOU TOUCH DOWN FROM OUTER SPACE
THE COLDHARBOUR ROAD
NOVEMBER SONG
HERE COMES THE BLACKOUT
WATCHING BIRDS
LONG-DISTANCE LULLABY
ZORBING
THE END OF MOVIE
WE ARE THE BATTERY HUMAN
Credit: Steve R- (CC BY 2.0)