I Bell X1 qui da noi non se li fila nessuno, mentre nella verde Irlanda sono una piccola istituzione pop. Figli di quei Juniper che nei primi anni ’90 si avvalevano di Damien Rice come frontman, si sono sempre distinti per saper costruire album pop dalle atmosfere cangianti, alternando spensieratezza e lirismo romantico. Personalmente gli devo molto, non fosse altro che per quella “Rocky Took a Lover” che considero una delle più dolci storie d’amore raccontante in musica negli ultimi quindici anni.
“Bloodless Coup” non cambia molto le carte in tavola: ritroviamo l’alternanza di emozioni a fior di pelle e passaggi solari ai limiti del rock danzereccio; evidente il richiamo agli anni 80, soprattutto nel vestire i brani con arrangiamenti sintetici. L’alternanza di soluzioni trova la sua massima espressione in scaletta nel passaggio tra il primo singolo estratto “Velcro”, divertente pop rock ballabile e la successiva, struggente “Nightwatchmen”: solenne ed elegante esempio di come il folk-rock moderno sia capace di arrivare al cuore delle emozioni.
L’album sembra un gioco costruito apposta per destabilizzare l’ascoltatore e forse eccede in minutaggio, arrivando a sfiorare l’ora di durata e mostrando il fiato corto in due / tre episodi. Peccato forse veniale, ma capace di limitare la spinta di un disco che, se potato dei rami più secchi con un minimo di attenzione, sarebbe diventato uno dei gioielli pop di questa annata invero generosa.
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2. Velcro
3. Nightwatchmen
4. Sugar High
5. Built to Last
6. 4 Minute Mile
7. Safer Than Love
8. The Trailing Skirts of God
9. Haloumi
10. 74 Swan
Ascolta “Velcro”