Se provate a cercare sul web i Very Short Shorts troverete gran foto di culi, ma difficilmente troverete notizie di questo originale trio italo-francese.
Nati a Berlino nel 2008, si sono fatti velocemente notare per la loro irruente ricetta che sa mischiare avanguardia, jazz e tentazioni più heavy (non a caso hanno esordito con un pezzo nell’ultima compilation della label californiana Broken Note Records, contenente, tra gli altri, Kyuss e At The Drive In): con la loro inedita formazione (batteria, pianoforte e violino) giungono ora all’esordio, distribuito in Italia tramite la giovane etichetta Bar La Muerte di Nicola Manzan (meglio noto come “Bologna Violenta”).
“Background Music For Bank Robberies” esplicita sin dall’iniziale “Suck It” le proprio influenze: un drumming sicuramente pesante e intrecci di chiara matrice jazz si rincorrono prima dell’eccezionale mix di suspence e maestria strumentale che risponde al titolo di “The Tennis Teacher” (una delle vette dell’album).
Una certa monotonia compositiva viene scongiurata tramite la grandi capacità tecniche dei tre musicisti: il violino di Stefano Roveda, sempre protagonista e mai banale, sa essere tzigano o livoroso, tagliente o virtuoso; il pianoforte di Stefan Manca invece si pregia di un suono corposo e sicuro, perfettamente equilibrato tra jazz e rimandi alle avanguardie novecentesche; ma non si può tralasciare il fondamentale supporto di Jeremy Thòma dietro a pelli e piatti, capace di ispirare fughe irresistibili e improvvisi rallentamenti, di evocare una primordiale rabbia punk e cullare l’ascoltatore con più raffinati tocchi avvolgenti.
Per concludere vi citerò qualche titolo, le tracce che più mi hanno colpito: il romanticismo morboso de “L’Età Del Bronzo”, il gusto quasi robotico di “Fuckin’ Machine”, l’urgenza espressiva di “Fist&Revenge” e “It’s Enough For R’n’R”, la malinconia di “J’Ai Perdu Berlin” e i toni dissacranti di “Horny Rabbits”. Ma non ingannatevi, questo è un disco che merita di essere ascoltato per intero, che sa coinvolgere e mostrare lati inediti, stupire e deliziare.