Gli Hacienda, glielo si legge in faccia, maledicono il fatto di non essere nati in terra d’albione. Si perchè loro, e mi riferisco soprattutto al cantante, Alessandro Gianferrara, hanno l’Inghilterra nel cuore e questo disco di debutto ne è la dimostrazione.

“Conversation Less”, l’ep datato 2009, gli aveva aperto la strada tra gli estimatori italiani, soprattutto i più giovani, del vecchio britrock dei primi anni ’90 e gli aveva permesso di salire su palchi d’oltremanica, fino ad arrivare a condividere la scena con Kasabian, Kooks e Oas….Deep Purple (I-Day 2009, come dimenticarlo….).
Con “Picking Pennies Off the Floor” il quintetto fiorentino cerca di rafforzare la propria leadership di band italiana rappresentante dell’Indierock tricolore (non che abbiano chissà  quale concorrenza).

“PPOtF” deve essere visto come un grande contenitore nel quale confluisce tutto il meglio del poprock prodotto nel Regno Unito dal 1960 ad oggi. Si parte dai Beatles e Kinks e passando per Jam, Northern Soul e Sex Pistols si arriva ai più freschi Oasis, Arctic Monkeys e alla miriade di band indie sbucate come funghi in britannia da 10 anni a questa parte (Futureheads, Good Shoes e chi più ne ha, più ne metta).

Come detto in precendenza in questo disco c’è di tutto: dalle chitarre fumanti dei primi Arctic Monkeys in “We’re Supposed To Be Together”, al folk dei Coral in “59” e “Here in the Stand”, al soul di “Why Would You Come Back?” (Paul Weller potrebbe apprezzare ..) e alla psichedelia di stampo Beatles nella traccia che chiude il disco, “Sun Down Four Fifty Seven”. In mezzo Gianferrara & co. cercano di andare all’esplorazione dei territori musicali già  citati prima. Ciò che rimane alla fine è un disco un po troppo dispersivo e troppo farcito (di generi diversi) a differza del più “immediato” e semplice “Conversation Less”.

Chissà , forse fossero stati una band d’oltremanica avrebbero fatto anche loro una fugace apparizione sulla copertina dell’NME per poi dissolversi nel nulla, ma hanno avuto la “fortuna” di nascere in Italia e quindi di riuscire a “sopravvivere” nel panorama indie nostrano senza il bisogno di far a pugni con altri gruppi pronti a rubargli la scena.

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Picking Pennies Off The Floor
[ Black Candy – 2011 ]
Similar Artist: dalla prima ondata britpop 60s all’indie dei giorni nostri
Rating:
1. You Might Be Wrong
2. We’re Supposed To Be Together
3. Nova
4. 59
5. Here In The Sand
6. Last Bus On The Way
7. Why Would You Come Back?
8. Yesterday’s Paper
9. Later On Demand
10. Mexican Salad
11. Mrs.Nobody
12. Sun Down Four Fifty Seven