Non dovrebbe avere senso parlare di purezza del noise, le dissonanze e le atonalità sono di per se stesse quanto di più lontano ci sia rispetto alla melodia, ma la musica dei Die! Die! Die! è una vera e propria sinfonia noise.
“Form” è il terzo album di questa band neozelandese, che grazie al sodalizio con la Golden Antenna Records, si apre ad un palcoscenico internazionale, affiancando ad Andrew Wilson (voce e chitarra) e a Michael Prain (batteria), il bassista Lachlan Anderson, componendo così una line up più tradizionale, e piazzando qua e là qualche specchietto pop che comunque non guasta l’atmosfera underground che li circonda.
Le cose si mettono in chiaro subito dalla prima traccia “Caseman”, il punk rock degli all blacks è diretto e sincero, senza troppi artifizi. I ragazzi sparano con i loro strumenti, senza pensarci troppo, fregandosene di tutto. La voce scorre su un fiume di chitarre e distorsioni, ricordando l’atmosfera vaga e leggermente estraniante di alcuni pezzi dei Big Pink. Proseguendo l’atmosfera generale si fa molto più shoegaze, l’influenza dei Joy Division, almeno come ispirazione, è palpabile e in pezzi come “We Built Our Own Oppresors” o “Paquin” possiamo scomodare addirittura i My Bloody Valentine, con i loro rullanti e la loro intensità .
I Die! Die! Die! saranno sicuramente ancora acerbi e con l’aria spaesata dei giovani migranti, dovranno ancora decidere cosa sarà precisamente della loro band da grande, dovranno ancora trovare una propria dimensione definitiva nel pianeta del pop-punk-noise-rock-o che altro, ma da come chiudono l’album con l’accattivante e godibile “Frame”, partono già da una buona posizione nella loro corsa verso il successo e giustificano a pieno gli sforzi fatti per farli sbarcare in Europa.
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2. Lil ships
3. How Ye
4. Daze
5. We Built Our Own Oppressors
6. Paquin
7. Shine Through
8. Wasted Lands
9. HT
10. Frame
Ascolta “How Ye”