Cosa c’è di meglio di un bel CD-DVD che faccia da intermezzo tra l’uscita dell’ultimo disco e quello nuovo? “Revolutions // Live At Wembley” racchiude in sè ciò che i Biffy Clyro sono diventati in questi ultimi anni: una signora rock band di tutto rispetto che può permettersi di ancheggiare a tempo di “Bubbles” sul palco di Wembley vestita soltanto di un paio di pantaloni e di Converse All Star.
Il sequel di “Only Revolutions” è già in lavorazione: attualmente Simon Neil co. stanno saggiando tra ventuno canzoni quelle che andranno a finire nel prossimo disco, e intanto ci propongono il loro live a Wembley. La scaletta è verosimilmente quella di un Greatest Hits (alla luce di una carriera più che decennale e cinque album in studio alle spalle). Il concerto si apre con il suono dei passi di “The Capitain”, e questa versione dal vivo è parecchio simile a quella dell’album in studio. A dire il vero anche altri pezzi quali “Booooom, Blast & Ruin” e “Bubbles”, mostrano tale analogia, il che se da un lato può essere inteso come una forma di rispetto nei confronti di chi compra il disco, dall’altro mostra quell’essere inglesi di cui si dice spesso degli inglesi (alias meticolosa voglia di perfezionismo ed in questo caso, eccesso di zelo on stage). Per (nostra) fortuna non mancano i momenti di sana briglia sciolta in “Born On A Horse”, “57” il cui ritornello è cantato dal batterista Ben Johnston con qualche variazione rispetto all’originale, e in “That Golden Rule”, che fa rimpiangere di non poter essere sotto quel palco piacevolmente schiacciati da una bolgia che urla Mon The Biff! Mon The Biff!.
“Folding Stars” proposta nella versione acustica, si spoglia degli altri strumenti per dar vita alla sua essenza: una dichiarazione d’affetto eterno per una madre, Eleanor, quella del frontman, venuta a mancare prima del tempo qualche anno fa. Il messaggio è semplice da intuire: Hey mom, guardami da lassù immerso tra luci al neon sul palco di Wembley mentre canto per te‘.
Il concerto si chiude con “Mountains” (e non potrebbe essere altrimenti), anche questa eseguita in modo impeccabile rispetto ad altri concerti della band in cui le piccole imperfezioni fanno la differenza e danno colore al pezzo (ma fa il suo gran bell’effetto ugualmente; in fin dei conti è pur sempre un live a Wembley).
Le scene sono forse un po’ piene di rallenty, come se non si notasse abbastanza la fisicità esile ed elegante di Simon Neil animata da quel Dio della musica che muove lui e le altre stelle (leggi: i gemelli Ben e James Johnston) dando un taglio quasi fotografico al live, più che quello di un rockumentary. Il DVD contiene anche “Only Reflections”, il live al T in The Park del 2010, intermezzato da scene del backstage (presenti anche nel live a Wembley), un contenuto extra davvero interessante per i fans dei Biffy e per chi ancora non li conosce. Ai primi, il mio consiglio è: non fatevi mancare nella collezione di dischi dei Biffy Clyro il loro live a Wembley. Ai secondi, propongo di conoscerli a partire da questo set CD-DVD: bastano soltanto 14.90 euro.