Non sono in molti a poter vantare di avere tra i propri fan Mike McCready e Duff Mckagan. Star Anna potrebbe farlo, ma non ci pensa neppure. Giunta ormai al terzo disco, la ragazza nata a Ellensburg (minuscola cittadina dalle parti di Washington) da poco emigrata nella più accogliente Seattle, tira fuori le unghie e spolvera la sua anima più rock. Una voce graffiante, forte e decisa, che ricorda Joan Jett; un gruppo di canzoni ben oliate che, se per qualche scherzo dell’etere o delle correnti marine, dovessero mai giungere nell’italica FM, farebbero venir voglia di fermare la macchina e stare ad ascoltare in religioso silenzio.
“Alone In This Together” è un viaggio ad alto voltaggio emotivo, profondo e ispirato, con picchi d’intensità (“Shine”, “Just Leave me There”), note che profumano di cuori infranti (“For When I Go”), ballate elettriche che colpiscono dritte allo stomaco anche grazie ai magici assoli di chitarra del McCready di cui sopra (“Alone In This Together”), momenti più spiccatamente “radiofonici” (“Time”, ancora ospite McCready), malinconie e disincanti (“Bird Without Wings”, “Gold And Silver”) che si sciolgono in speranze (“Don’t Go Yet”), grinta da vendere (“Wolves In Disguise”, indovinate in compagnia di chi) e una chiusura corale, dai toni gospel (“High Water”) dove l’organista Ty Baillie (recente aggiunta al chitarrista Justin Davis, al batterista Travis Yost e al bassista Keith Ash) fa bella mostra di sè.
La prima parola che viene in mente dopo aver riposto il cd sulla mensola è sincerità . Una dote non comune al giorno d’oggi, spesso messa da parte per far spazio ad altro. I pezzi di Star Anna sono veri, genuini, e sentendoli non puoi fare a meno di pensare che, in quello che dice, lei ci creda sul serio. E che, forse, dovresti crederci anche tu.