La premessa a questo disco, devo confessarlo, un po’ mi metteva ansia. Unire una modella rock ormai affermata come Sarah Ruba (già musa di Bruce Weber per intenderci) con l’elettro-musicista nerd Adam Pavao oltre che un legittimo nervoso dovuto all’invidia, i due fanno coppia fissa anche nella vita reale, mi faceva prefigurare un’abile strategia di marketing, m’immaginavo i due fregarsi le mani dopo aver adeguatamente munto i conoscenti giusti, introdotti nel sistema discografico per essere prodotti. Invece il duo canadese sorprende per l’eleganza e la leggerezza con cui imbastisce il loro album di debutto per l’etichetta elettronica !K7, creando atmosfere se non sconvolgenti e nuovissime, sicuramente easy e fresche, che mi ricordano una raffinata declinazione del vogueing da club altolocato.
Registrate tra Berlino, Brooklyn e la campagna canadese, le tracce hanno un’impronta quasi ascetica e a volte eterea, si alternano momenti musicali in cui il synth sembra sospirare, sembra ricorrere la campionatura ritmica ora affiancandola, ora superandola come nel girotondo di “So Real”. Nel singolo “The Ballad” Sarah sfoggia un cantato alla Kate Bush, languido e sensuale, che tra echi e vocalizzi introduce all’intermezzo di tastiere, sincero omaggio ai Kraftwerk.
Ora con un suono più ingenuo come nel pop di “So Real”, canzone presentata già in un EP del 2008, ora con un freddo “You & I”, ora con i ritmi tropical di “Nap On The Bow”, i New Look ci dimostrano di essere versatili e audaci, certamente con tutti i limiti della manca d’esperienza del caso, ma forti di un’ambizione comune. Il rischio è di perdersi nel mare del minimal-electro-qualcosa che tutto inghiotte e non fa più riaffiorare, dove pochi trovano e mantengono la giusta linea di galleggiamento.