I News for Lulu è un gruppo che nasce da musicisti che hanno fatto delle loro esperienze un bagaglio musicale lodevole, esaltato nel loro secondo “They Know”. Umberto e Andrea hanno collaborato con gli Ultraviolet Makes Me Sick, Nicola accompagnò i Green Like July nel loro viaggio in Oklahoma ed Emanuele ha iniziato il suo progetto solista con i Morning Telefilm. Quanto queste influenze e collaborazioni abbiano influenzato il loro disco è un gioco a cui l’ascoltatore può appassionarsi, rimanendone piacevolmente sorpreso.
Il temuto scoglio del sophomore è degnamente superato cambiando stile, e spostandosi dall’indie – post rock di “Ten Little White Monsters” nel 2006, verso un sound in grado di abbracciare diversi generi. I News for Lulu, all’appello Matteo Baldrighi (batteria, percussioni), Nicola Crivelli (basso, cori), Emanuele Gatti (chitarre, cori), Andrea Girelli (piano, wurlitzer, rhodes, organo, synth) e Umberto Provenzani (voci, chitarre, vibrafono), decidono di ampliare la già vasta gamma di suoni chiedendo aiuto agli amici Simone Fratti (Emily Plays) al contrabbasso e un’intera sezione di fiati, tra cui Alessandro Scagliarini (My Awesome Mixtape) alla tromba.
“They Know” è una potenziale orgia di suoni, che fortunatamente si risolve in dodici brani che dall’indie rock malinconico alla Glasvegas (con tanto di riverberi e disturbi di fondo) si innalzano fino ad un brano dai richiami gospel anni quaranta (“Cathedrals”). Una costante sembrano essere le influenze bit pop, strizzando un occhio ai Blur durante accenni blues e piano bar in “Some Refused” o la più languida “(let’s grow up like) fishes”. Non mancano alcuni brani indie rock o da intermezzi lo-fi elettronici (“my home is my head”, “delivery girl”) i quali, forse a causa della sovrabbondanza delle uscite nel genere, vengono eclissate da altre canzoni in cui la sperimentazione alla Battles riesce a dare i risultati sperati, grazie soprattutto agli accenni funky della sezione fiati (“Like a thief”).
Difficile descrivere tutti i pregi e difetti di un album così variegato senza incappare nel rischio di dilungarmi troppo o risultare scontata. Un consiglio che posso darvi è quello di ascoltare questo disco fatto di influenze che spaziano dal pop al brit rock in grado di accontentare un po’ tutti.
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2. Delivery Girl
3. Some refused
4. Like a Thief
5. The Invisible Gun
6. My Home Is My Head
7. We Slept On the Sidewalk
8. Rolling Down the Hillside
9. (Let’s Grow Up Like) Fishes
10. Like a Rat
11. Cathedrals
12. Straight to the Mess We Have Done
Ascolta “They Know”