La serie “DJ-Kicks” della !K7 Records è di certo una delle iniziative in ambito electro più interessanti degli ultimi anni. Da Carl Craig ad Apparat, da Kode9 a Chromeo, negli ultimi sedici anni in questi solchi si sono intrecciate storie, suoni, esperienze, mondi sonori che sono arrivati ad abbracciare uno spettro sonoro quanto più ampio.
L’ultimo prescelto è stato Gold Panda, performer londinese classe ’80 che fa dell’eclettismo nel suo lavoro in studio e dal vivo come impronta peculiare, arma in più per distinguersi dalle tante produzioni che affollano il genere. Un guazzabuglio allegro che passa per l’indietronica, la techno, la minimal, il glitche e lambisce addirittura Idm, il simbolo di quello che potrebbe e dovrebbe essere l’elettronica dei nuovi anni ’10. Che poi è quello che è rappresentato nel disco “Lucky Shiner” del 2010, un giusto compendio del lavoro passato di Derwin (questo il suo vero nome), già all’opera su diversi singoli, poi raccolti su “Companion”, con la giusta dose di inediti per invogliare all’acquisto.
Partendo anche dalla sua esperienza come “uomo dei remix”(sotto le sue mani sono passati The Field, Bloc Party, Caribou tra gli altri), Gold Panda si è approcciato ad un progetto particolare come quello della serie “DJ-Kicks” (per chi non lo sapesse cos’è: una compilation creata dagli artisti messi alla prova dalla !K7 Records, spesso e volentieri incentrate sul mondo electro e variabili, che per indole del genere non possono che essere infinite) come se fosse a lavoro su un suo disco. Quindi massima versatilità , al punto che questa compilation non sembra neanche tanto un disco potenzialmente da “ballare” quanto da puramente ascoltare. Il finale con la composizione del milanese Giuseppe Ielasi è paradigma dell’album stesso: una distesa creata da una chitarra sognante, memore dei miglior My Bloody Valentine. Molto poco DJ, tanto arty quindi. Come l’idea di accostare il dubstep di 2562 all’elettronica retro dei Drexciya, agli incubi tendenti all’industrial dei Brainiac. Spunti “danzerecci” ce ne sono, ma quel che colpisce è la voglia di stupire di Gold Panda anche in un contesto particolare come quello di “Dj-Kicks”.