Di ritorno con il secondo album, i Mint Julep riescono a ricreare quell’atmosfera dreamy che caratterizza il loro sound, nonostante anche loro si lascino tentare dal trend indie-pop/lo-fi tanto in voga nell’ultimo periodo (vedi Pain of Being Pure at Heart). Oltre ad essere un cocktail, Mint Julep è un duo americano composto da i due coniugi Keith (Helios, Golmund) ed Holly Kenniff. Dopo l’esordio del 2008 di “Songs About Snow” esce “Save your Season”, in cui il dream pop la fa da padrone, non disdegnando però incursioni ambient ed electro.
Dall’introduzione di ” Chasing The Wind Catching the Shadows”, la band mostra subito le sue carte in tavola, alternando attimi lo-fi shoegaze con sospiri ed echi di impianto dream pop, senza disdegnare un po’ di basi elettoniche. Il lo-fi pervade brani come l’eccessivamente impostato “Aviary” (Pain of Being Pure at Heart) o il più distorto della meglio riuscita “Time is Distance”, vera e propria chicca del disco. Il dream pop più malinconico dai richiami new wave di “To the Sea”, che dai Bath for Lashes si muove verso un Soft Cell meno ballabile e più contemplativo. Sulla stessa lunghezza d’onda sono poi l’elevazione musicale di “Stay” (AmyCanBe), vagamente orchestrale, o il chamber accompagnato da violini di “Cherry Radio”. A distanziarsi da quelle sonorità anni 80 ed electro pop di “Days Gone By” è lo space-synth di “No Letting Go”.
Un album fatto di brani dalla ottima produzione, lineari ed onirici, che si rifanno molto ai trend del momento, caricandoli però di una propria originalità . Un dream pop altamente digeribile, che spesso si contorce su se stesso ma non eccede mai nell’auto-citazionismo.
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2. Aviary
3. Days Gone By
4. Save Your Season
5. To the Sea
6. Cherry Radio
7. No Letting Go
8. Stay
9. Time is Distance
10. Why Don’t We
Ascolta 7 tracce da “Save Your Season”