Si meritano un applauso gli Heartless Bastards, non solo per l’ottimo risultato raggiunto con questo quarto lavoro. Si meritano un applauso per la scelta di averlo fatto uscire a San Valentino (nonostante il nome che portino poco si adatti alla festa più zuccherosa che ci sia), decidendo inoltre di chiamarlo “Arrow”. Come dei Cupidi del nuovo millennio, sopravvissuti all’ennesimo cambio di formazione (alla voce e chitarra della frontwoman Erika Wennerstrom stavolta si affiancano il basso di Jesse Ebaugh, la batteria di Dave Colvin, con Mark Nathan all’altra sei corde) senza perdere un filo di smalto.
La prima freccia scoccata dagli Heartless è una “Marathon” di nome e di fatto, con i suoi sei minuti di dolce indolenza. La sveglia però suona presto, grazie all’energetica “Parted Ways” (che non a caso è il primo singolo) e all’aggressiva “Got To Have Rock n Roll”, che sul finale diventa pensosa e riflessiva. “Only For You” è una ballata elettrica che ricorda gli anni settanta, come la scarica rock di “Simple Feeling” (la voce della Wennerstrom non è mai stata così androgina). La trasognata “Skin And Bone” fa da apripista per i toni western di “The Arrow Killed The Beast”, che insieme a “Low Low Low” fa capire quanto il sound di Austin (loro nuova casa) abbia influenzato la band. Una “Late At Night” tirata a lucido riporta in atmosfere più cittadine ma è solo un attimo, prima della lunga cavalcata conclusiva della notturna “Down In The Canyon” .
Parlando del disco la bionda Erika ha dichiarato: sento che è il più forte che abbia mai fatto. Non si può che darle ragione. Questi bastardi senza cuore sembrano veramente aver trovato la formula giusta, la quadratura del cerchio, l’equilibrio magico tra il quasi country di “The Mountain” e i ritmi indiavolati stile “All This Time”. Sarà merito di Cupido?
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2. Parted Ways
3. Got To Have Rock n Roll
4. Only For You
5. Simple Feeling
6. Skin And Bone
7. The Arrow Killed The Beast
8. Late In The Night
9. Low Low Low
10. Down In The Canyon
Ascolta “Arrow”