Alla prima prova sulla lunga distanza nella sua breve carriera, Sebastian Genz fa centro. I positivi esordi sulla berlinese Aim, in coppia con Oskar Offermann per “Hardmond / Joe Macdaddy” (2010) e da solo in “Spare Time” (2011), e un ulteriore 12” rilasciato sulla concittadina White, intitolato “Heads Or Tails” (2011), si sono rivelati essere il lasciapassare per l’approdo su un’etichetta particolarmente in vista all’interno del circuito elettronico della Germania e non solo, vale a dire la Smallville Records, portatrice sana di un nuovo vecchio linguaggio mutuato da quello degli artisti di stanza tra Chicago, New York e, soprattutto, Detroit dello scorso ventennio: in sostanza, deep house allo stato puro, rigogliosa, talvolta sporca, ma spesso intimamente narrata con cura da ciascun esponente della label facente capo all’omonimo negozio di dischi di Amburgo, sapientemente diretto dal duo Just von Ahlefeld (meglio noto come Dionne) / Julius Steinhoff, innamoratosi proprio delle prime uscite di un già  inspirato Moomin al punto da offrirgli la possibilità  di compiere il forse atteso salto di qualità .

Il temporaneo trasferimento dalla capitale alla rive dell’Elba porta immediatamente in dote la pubblicazione di “Sweet Sweet” (2011), ovviamente su Smallville Records, preludio a “The Story About You” (2011), composto di otto incantevoli tracce che difficilmente passano inascoltate. Inoltre, nella sua versione cd ri-presenta “Watermelon” e “Sundaymoon” precedentemente contenute in “Spare Time” e “Heads Or Tails”, quasi a volere creare un piccolo ponte d’ascolto con il recente passato. In ogni caso, il giovane di Berlino non inventa nulla di veramente nuovo in “The Story About You”, ma cattura il feeling dancefloor delle serate underground coniugandolo con il sound strumentale del proprio cuore, strizzando inevitabilmente un occhio al piccolo universo che circonda il negozio di Hein-Hoyer-Strasse 56, immerso nel quartiere St. Pauli. L’immagine sonora che ne deriva è quanto mai densa, ipnotica, profonda. Il segreto giace, probabilmente, nella selezione di macchine d’epoca analogiche di cui Moomin si è saputo attorniare in studio ““ quali drum machine Roland TR 606, 808 e 909, una tastiera Roland Alpha Juno, un sampler SP 1200 e un sintetizzatore Korg Poly 61 ““ e che ha imparato a padroneggiare con una certa classe.

L’inizio con “Doobiest” è dei più incoraggianti: dall’interazione di pianoforte e chitarra emerge un ronzio lugubre solo in apparenza che, invece, lascia ben presto spazio a solari percussioni in successione che si snodano poco a poco. L’eleganza della title-track e la compostezza di “Neither One” trasudano tutto il potenziale del proprio autore, le cui tracce non sfigurerebbero affatto se suonate per la folla di una labirintica pista da ballo. Infatti, Moomin assembla la seguente ed energica “You” attraverso ritardati colpi sugli hi-hat e melodie da carillon, che ritornano anche in misura più incisiva in “Raw Like 97”. Tuttavia, Sebastian Genz non rinuncia neanche a ricorrere all’utilizzo di un qualche campione vocale per mantenere alto il ritmo, come in “I Wanna”, mentre in “Untitled” riversa la sua arte più affascinante, cioè quella che lo porta a manipolare pochi accordi per sette riflessivi minuti in grado di creare un’atmosfera a dir poco unica. La morbida chiusura affidata a “Valentine” ribadisce il taglio introspettivo e organico di uno degli album più belli dello scorso anno realizzato da un autentico music-lover, cresciuto tra hip-hop, funk e jazz, che era solito creare i propri mix usando un vecchio registratore a nastro prima di consegnarsi al mondo del vinile e del Djing. Quando l’esperienza non può che elevare la qualità .

The Story About You
[ Smallville – 2011 ]
Similar Artist: Christoper Rau, DJ Sprinkles, Lawrence, Move D, Rick Wade
Rating:
1. Doobiest
2. The Story About You
3. Neither One
4. You
5. Raw Like 97
6. I Wanna
7. Untitled
8. Valentine