Ethan Miller ama il rock degli anni Settanta, per questo motivo suona esclusivamente rock degli anni Settanta, prima con i Comets On Fire e poi con gli Howlin’ Rain, nati come progetto parallelo ma ormai diventati la principale via espressiva del musicista di San Francisco.
Giunti alla terza prova gli Howlin’ Rain appaiono come una band ottimamente affiatata e ci propongono con “The Russians Wild” una perfetta lettura di hard rock stagionato, psichedelia ’70, melodie west-coast con tanto di voci in falsetto e, perchè no, dei bei coretti alla Chipmunks (quelli di Alvin Superstar). Insomma la corsa ai rimandi potrebbe non avere mai fine da Greatful Dead ai Love, da Humble Pie ai Creedence Clearwater Revival fino a quel James Gang del quale viene riletta “Collage”, senza mai andare oltre il 1973 visto che per Miller gli ultimi quarant’anni non sono praticamente esistiti, se non per la resa molto più nitida ma pure meno calda del suono.
Mi rendo conto che il mercato americano sia molto più vasto e variegato del nostro, mi rendo altrettanto conto che da quella parte dell’Oceano vivano in modo molto diverso il passare del tempo, se è vero che ci sono stelle del country che si piazzano ai vertici delle classifiche di vendita con dischi che alle mie orecchie suonano tutti uguali. Però davvero non capisco a chi possa interessare un disco del genere (mi scusino i lettori di Buscadero), un lavoro che fa sembrare avanguardia l’ultimo di Springsteen o sperimentale il primo degli Audioslave (i successivi non li voglio nemmeno nominare per rispetto della storia di Morello, Cornell e compagnia). Sulla qualità della resa sonora nulla da eccepire, ma davvero un disco nel 2012 può essere giudicato su questo?
- Website
- MySpace
2. Phantom In The Valley
3. Can’t Satisfy Me Now
4. Cherokee Werewolf
5. Strange Thunder
6. Plex Reception
7. Dark Side
8. Beneath Wild Wings
9. Collage
10. Walking Through Stone
11. …Still Walking, Still Stone
Ascolta “Phantom in the Valley”