La Planet Mu per questo 2012 ha organizzato un bel catalogo di nuove proposte che la Warp osa solo immaginarsi. Dopo Ital col suo “Hive Mind” “…anzi prima di lui in ordine di tempo, troviamo un altro promettente musicista britannico di appena 22 anni che si cimenta con un ambient “costiero”, proto-estivo, già nostalgico, perfetto per questo periodo incerto, combattuto tra una capricciosa primavera e un’estate precoce che si manifesta a singhiozzi.
Tropics, così si chiama, anzi non si chiama il novello dj, Christopher Ward all’anagrafe, che come tutti i colleghi suoi coetanei propone un sound sognante, malinconico, influenzato tanto dalla disco anni ’70 quanto dal post punk degli anni ’80, oltre le immancabili cianfrusaglie retro-elettroniche tipiche della chillwave. La bravura di Ward sta nel dosare tutti questi elementi in un mix equilibrato senza strafare nell’uno e nell’altro verso, per cui quest’ambient che sottende tutte le influenze è tanto accogliente che lascia convivere la vecchia disco di Patricia Glow con le memorie post-punk contenute in “Black Hole Surf” e quelle più commercialmente anni ’80 di “After Visiting”.
Ogni disco è un’avventura e quella raccontata da “Nautical Clamor” è ambientata su una barca a vela in gita per 24 ore attorno la costa, che solca un mare calmo, assolato di giorno e stellato di notte, con solo qualche piccola nube che di tanto in tanto viene ad offuscare la limpida serenità del cielo notturno. Si viaggia tranquilli, con la consapevolezza di vivere una breve ma significativa esperienza la quale ha il vantaggio di distrarci per quel po’ che basta dalla nostra quotidianità di gesti sempre uguali. Non c’è null’altro da sapere da quest’artista (anche perchè in giro per il web, a parte svariati account “social” autogestisti non c’è niente di più), fagocitato come altri nel marasma delle pubblicazioni compulsive di un’industria discografica sempre più disordinata e vaga, che mastica e risputa musicisti come cicche di tabacco ancor prima che si consumino. Ed il quinto potere è qui a fare il suo sporco lavoro, ad amplificare l’informazione, poichè se non se ne parla vuol dire che la qual cosa non esiste. Ed eccoci a parlarne, ad alimentare l’indicizzazione della pagina web e il numero di click.
Fatto questo, ora tocca a voi sporcarvi le mani cari amici ascoltatori, caricatevi il pod, spegnete il router e partite per questo viaggio su barca a vela offerto da Tropics, tornerete stanchi e soddisfatti. Niente che un caffè non possa risolvere