Kevin Tihista’s Red Terror
On This Dark Street

E’ davvero strano aver scandagliato la rete in cerca di informazioni e aver trovato davvero poche notizie su Kevin Tihista, a quanto pare praticamente sconosciuto dalle nostre parti. Quindi poco importa che il disco sia uscito a marzo, praticamente è come parlare di un esordio, anche se il Nostro è attivo sin dal 1996 e che “On this Dark Street” sia il suo sesto lavoro. Imbeccato da un’amica, ho recuperato questo piccolo scrigno di grazia e leggerezza pop che rinfresca la vita e sporca l’anima con una spruzzata di zucchero a velo senza alzare troppo il livello glicemico. Grande equilibrio si mostra sin dalla durata del disco, meno di quranta minuti per dieci tracce di durata, che costruiscono la stanza ideale in cui trovare rifugio tra morbide carezze e qualche scintilla pop.

Sembra venir fuori dal retrobottega di un disco di Elliott Smith, lasciando da parte la disperazione in favore di un approccio meno drammatico e più sdolcinato, capace di prendere delicatamente per mano ed immergere in atmosfre caute. E’ come se fossimo al cospetto di un primissimo Tom Mc.Rae più voglioso di sorrisi e giornate di luce. Comunque decisamente lontani dagli abbagli soffocanti dai pomeriggi estivi, siamo dalle parti delle primavere lente, dai tramonti che si prendono tempo e spazio per rinfrescare l’aria di una giornata stressante. Tra piccoli residui di baci perduti e nuovi abbracci, è il disco ideale per rinvigorire lo spirito senza predersi a schiaffi.