In un’estate che pare all’insegna delle grandi reunion e delle band d’annata, un concerto di Bon Iver si presenta invece come l’Appuntamento per eccellenza a cui ogni affamato di musica dell’ultimo minuto non dovrebbe mancare.
E così si è dimostrato.

Andando con ordine. Io avevo un ricordo un po’ confuso di Justin Vernon aka Bon Iver dal vivo: era l’estate 2009, era un festival svedese, era il tour del tanto amato primo disco, era la prima volta. E nonostante tutte queste cose, mi ricordo solo che c’era un’atmosfera allegra e serena, il pubblico cantava e ci si sentiva un po’ all’osteria tra amici.
Da allora è cambiato tutto.

Ferrara. Alla luce del sole che sta tramontando, lo strano allestimento del palco salta subito agli occhi: teloni (o forse reti) di juta appesi alle americane e lumini di diverse altezze che definiscono primi e secondi piani di strumentazione. A prima vista, l’impatto non è stato dei più esaltanti. Poi, le luci del giorno calano e ci si appresta a cominciare. E tutto cambia.
Vengono accesi i visual che si stagliano sui teloni con un effetto di tridimensionalità  e spessore, l’illuminazione è scandita da un rigoroso alternarsi di luci verdastre che corrono da una parte all’altra del palco, poi fa il suo ingresso l’attesissimo Bon Iver e parte “Perth”.
E’ un trionfo orchestrale che ci lascia tutti a bocca aperta, otto musicisti che accompagnano alternandosi agli strumenti, chi suona i fiati in un brano, nel successivo si sposta alle percussioni e così via. Bon Iver stesso è un polistrumentista d’eccellenza tra chitarra, xilofono e tastiere.
L’esplosione di suoni e di cori dal palco è quello che rende ogni brano (e la serata nel complesso) emozionante, il pubblico partecipa accompagnando le parti vocali commovendosi per i tanto amati singoli del primo disco “Holocene”, “Skinny Love” e “For Emma” come chiusura. La voce di Justin dal vivo è mille volte più affascinante e potente che su disco, e nei momenti di solo voce/chitarra ti rendi conto di quanto sia un bravo frontman.
Bon Iver è decisamente nella rosa dei grandi musicisti degli anni ’10.

p.s. peccato per il cambiamento di location, Piazza Castello in centro a Ferrara sarebbe stata il fiore all’occhiello.

Setlist
PERTH
MINNESOTA, WI
MICHICANT
TOWERS
BRACKETT, WI
BEACH BABY
HINNOM, TX
WASH.
HOLOCENE
SKINNY LOVE
CREATURE FEAR
RE: STACKS
CALGARY
LISBON, OH
BETH / REST

encore

THE WOLVES (ACT I AND II)
FOR EMMA

Credit Foto: Graham Tolbert (live di Portland)