Senti gli Alberta Cross e pensi subito a Neil Young. Quello in spolvero da chitarra acustica di “Harvest” e “Zuma”, inventore, padre putativo e forse anche padrone di buona parte del filone intimista e confessionale che è venuto dopo. Il falsetto trillante del chitarrista Petter Ericson Stakee non può non ricordarlo, quando costruisce le armonie delicate e complesse di “Crate Of Gold” e “Magnolia”, brani di punta di “Songs Of Patience”. Le analogie non finiscono qui: come zio Neil, Stakee e il bassista Terry Wolfers sono dovuti emigrare per trovare il successo, lasciando l’Inghilterra per accasarsi tra le stelle e le strisce di Brooklyn.

Solo una delle tante tappe della loro natura girovaga che li rende dei perfetti globe trotter delle emozioni, in grado di rileggere e modernizzare un sound tipicamente americano come e a volte meglio di chi al di là  dell’oceano è nato e cresciuto. Li hanno chiamati, malignando un po’, i re del riciclo perchè i loro dischi si ispirano pesantemente al passato e al presente musicale fatto da altri, e questo nuovo lavoro non fa eccezione. In “Lay Down”, “Ophelia On My Mind”, “I Believe In Everything”, “Come On Maker” e “Life Without Warning” c’è qualcosa dell’ardore nostalgico made in Band Of Horses; la spensieratezza dell’accattivante e molto estiva “Wasteland” non sfigurerebbe in uno degli ultimi dischi dei Kings Of Leon; “Money For The Weekend (Pocket Full Of Shame)” flirta con l’energia degli Arcade Fire incanalata in un sound più scarno e meno massiccio. Come se non bastasse è impossibile non notare in ogni nota, in ogni evoluzione ritmica, l’influsso del compatto blues rock della Band (e Stakee in effetti tiene il palco da frontman vero, emulo del Robbie Robertson più in palla).

Polemiche e accuse di non originalità  a parte, questo mix di influenze molto classiche e tradizionali funziona più che bene. Le prime ad accorgersene sono state radio e tv, della natia Albione e non solo, che hanno chiesto ai Cross un buon numero di canzoni per spot pubblicitari e serie televisive varie (“Bonfires” è stata inserita in “Off The Map” molto prima dell’uscita dell’album). E alla fine è questo il successo che conta, insieme al corposo bagaglio emotivo che i due riescono a comunicare.

Songs Of Patience
[ ATO – 2012 ]
Similar Artist: Neil Young, Band Of Horses, Arcade Fire, Kings Of Leon
Rating:
1. Magnolia
2. Crate Of Gold
3. Lay Down
4. Come On Maker
5. Ophelia On My Mind
6. Wasteland
7. I Believe In Everything
8. Life Without Warning
9. Money For The Weekend (Pockets Full Of Shame)
10. Bonfires