Niobe
The Cclose Call

Niobe giace sempre sull’argine di possibili capolavori.

Anche scremandone il sussiego e la morsa d’un intellettualismo troppo coercitivo, la sensazione con Yvonne Cornelius è quella di un eccessivo controllo cerebrale.

Il percorso storico di Niobe, dagli esordi fino a “The Cclose Call”, che la vede impegnata in sofisticate sperimentazioni elettroniche ““ dapprima tese verso forme glitch d’avanguardia d’ ascendenze teutonica, poi verso forme di pseudo- folk acustico sospese tra divagazioni esotiche e orchestrine jazz- lamenta in seno la mancanza di un lascito emotivo importante.

Mancanza soggettiva sì (benchè la ritengo in parte costitutiva e strutturale della sua produzione)ma certamente di rilievo(la musica è pur sempre un fatto di cuore).

Mancanza che pero’ Niobe si fa perdonare presto e quasi volentieri, grazie ad uno stile originale ed evocativo tutto suo.

Da “Radioersatz” in poi, passando per “Voodoolouba” – vero punto di riferimento per il genere- fino a “White Hats” e “Blackbirds’ Echo”, la chanteuse venezuelana non ha infatti mancato di spiazzare, rimescolare ed infrangere i canoni compositivi classici, delineando un gusto personale, asimmetrico e frammentario, dal forte carattere cinematico.

Anche in quest’ultimo capitolo “The Cclose Call”, la Cornelius di fatto non resetta il suo poltergeist formale ma sembra concedersi di più (ma non troppo) a inedite e suggestive forme di cantautorato moderno.
Il linguaggio vira verso una forma-canzone ibrida e contaminata, in cui affiorano anche deliziosi spunti pop- sempre cauti e adulterati – “Monster Under My Bed”, “As Long As I Can Fly”;

l’elettronica rimane il ceppo su cui innestare variazioni umorali d’ogni sorta, talora è il funk psichedelico anni ’70 di “So Much Legend'”, talora è il blues elettrico tirato sul filo dell’angoscia ( “The Stillness'”con le mani alla gola di Alan Vega), “Stop You Send For Me'”, “Stuck To The Fact”).
Non mancano neppure digressioni house in”Exotic-The Swarm”, nè barlumi wave (“Piloto Automatico”); la mistificazione è totale, le soluzioni risultano imprevedibili tanto quanto la mente umana.

Ancora una volta, in bilico tra la maestria assoluta e l’educato solipsismo estetico Niobe sembra prendermi in giro.
Io continuo a sentire un piccolo vuoto, ma forse lei è un genio beffardo.