I Me and My Drummer arrivano direttamente dalla ‘potente’ e arrogante Germania e non potrebbe essere altrimenti viste le brillanti capigliature di un biondo che quasi riesce a dar fastidio. Saranno biondi, berranno litri e litri di birra, mangeranno kili e kili di crauti ma è qui che si ferma tutta la loro ‘germanità ‘. La loro musica e in particolare questo loro album di debutto, “The Hawk The Beak The Prey”, è capace di portarci in ben altri orizzonti, musicalmente parlando.
“The Hawk The Beak The Prey” è un disco di pop raffinato, tendente al gotico, e permeato di una giusta dose di sintetico che non stucca e ci accompagna per tutta la durata dell’ascolto.
Certo, non è un disco rivoluzionario o che fa gridare al miracolo, ma nel suo habitat, quello dell’ alt-pop (se così possiamo chiamarlo) riesce, non sopraffacendo, a meritarsi i giusti e dosati elogi.
Charlotte Brandi (voce e tastiere) e il batterista Matze Pröllochs riescono a muoversi abbastanza abilmente tra il folk ridotto all’osso e l’elettronica in un certo senso retrò e alternare orizzonti scuri e tetri ad altri vagamente più solari.
L’elettronica eterea in pezzi come “Phobia” o “You’re a Runner” funziona alla perfezione accompagnata da un beat di batteria essenziale e scarno, mentre è l’emotività della voce di Charlotte a prevalere su qualsiasi altro aspetto in “The Wings” e in “Mother Shell” (in cui si fa palpabile l’influenza ‘Bjorkana’).
Nonostante lo spread e la storica rivalità con i cugini germanici ci sentiamo quindi di promuovere senza alcuna riserva questo blonde-duo al debutto su lunga distanza. Una rivelazione che sicuramente ci accompagnerà per tutto l’autunno e oltre..21/12 permettendo.
2. Rain Kids
3. You’re a Runner
4. Mother Shell
5. Don’t Be So Hot
6. The Wings
7. Down My Couch
8. Heavy Weight
9. So Foreign
10. Runner (reprise)