Ci sono gruppi che, misteri del mercato globalizzato, non otterranno mai l’attenzione che meritano.
E’ vero che l’Italia è sempre un caso a sè.
La conferma che viviamo in un paese particolare la si può avere leggendo la pagina wikipedia del gruppo in questione: Coheed and Cambria.
Premetto che non sono contrario alle etichette nella musica. Aiutano spesso e volentieri ad orientare l’ascoltatore o a far capire in maniera più chiara e precisa ciò di cui si sta parlando. Come il paragone con altri gruppi è uno dei tanti modi per esprimere a parole quello che la musica già dice chiaramente.
Definire però il gruppo statunitense “‘alternative-metal’ onestamente mi fa accapponare la pelle.
E’ una di quelle “‘label’ che riesce ad accomunare migliaia di gruppi e che spazia, a detta del web, dai Faith No More ai Jane’s Addiction passando per Corrosion of Conformity e Rage Against The Machine.
I Coheed & Cambria sono la creatura di Claudio Sanchez, cantante e chitarrista della band, nonchè fumettista e autore dei brani che si ispirano proprio alla saga fantascientifica da lui stesso disegnata.
Una sorta di concept che si protrae ormai da dieci anni, dato che il primo album in studio del gruppo risale al 2002.
I Co&Ca soprattutto hanno veramente poco in comune con RATM e Faith No More, pur con tutto il rispetto per i gruppi sopraccitati.
Il nuovo album, che vede il ritorno del loro batterista storico Josh Eppard, conferma quanto finora detto.
Nove tracce in cui si alternano brani più rock( “Key Entity Extraction I”, “Key Entity Extraction II”), in cui appare chiaro perchè Metal Hammer li abbia definiti i nuovi Led Zeppelin e al sottoscritto addirittura fanno affiorare alla mente gli Helmet, a canzoni con influenze decisamente più progressive “Mothers of Men”, “The Hollow”) in cui il paragone immediato è quello con i Rush, gruppo canadese che ha fatto la storia del genere.
Non manca la ‘ballatona’ a chiudere l’album (“Subtraction”) che rende così questo cd molto vario e assolutamente godibile, merito anche dei numerosi cambi di ritmo e degli arrangiamenti mai banali di Sanchez e soci.
Insomma questo “The Afterman: Ascension” si pone nel gruppo dei cd che non fa gridare subito al miracolo o all’innovazione, ma che ascolto dopo ascolto si rivela convincente e pieno di interessanti intuizioni.
In pratica il classico disco che verrà snobbato dal novanta per cento della cosiddetta stampa alternativa.
Voi non fate lo stesso errore, sarebbe un peccato.
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2. Key Entity Extraction I: Domino the Destitute
3. The Afterman
4. Mothers of Men
5. Goodnight, Fair Lady
6. Key Entity Extraction II: Holly Wood the Cracked
7. Key Entity Extraction III: Vic the Butcher
8. Key Entity Extraction IV: Evagria the Faithful
9. Subtraction