Quello che adoro nei Liars è che nel tempo hanno sempre evitato di ripetersi con dischi uguali ai precedenti e hanno intrapreso ogni volta vie sonore differenti, a conferma della maturazione musicale della band.

Per il tour dell’ultimo disco “WIXIW” (palindromo da leggersi “Wish You”) sbarcano al Locomotiv di Bologna, con un pubblico di fedelissimi gremito sotto il palco: tutti siamo in attesa di scoprire cosa ci riserveranno questa volta quei folli dei Liars. Il nuovo disco è più cupo e dilatato dei precedenti, quasi a volerci dire che dopo il punk funk, dopo il noise, dopo la psichedelica, bisogna fermarci un attimo a riflettere tra note torbide e paranoiche.

Andrew si presenta coi capelli davanti agli occhi in tutta la sua altezza, Julian con le treccine e Aaron super ossigenato. Come si fa a non amarli??
Si parte con i brani del nuovo album che tutti amiamo già , alternati qua e là  da vecchi pezzi (“Let’s Not Wrestle Mt. Heart Attack”, “Scarecrows On a Killer Slant”, “Plaster Casts of Everything”) che risvegliano l’animo punk del gruppo e del pubblico. Sullo sfondo viene proiettato un video a camera fissa che vede i 3 “bugiardi” impegnati a suonare-smontare un impianto nel loro studio di registrazione, fino a lasciare una stanza vuota con il solo logo L tridimensionale dipinto sulla parete. Bellissimo.
Il locale rimbomba di una batteria martellante, un electro-funk che trascina verso il ballo e una voce inconfondibile che affianca i riff di chitarra.

Forse merito delle sonorità  dei nuovi brani, forse colpa della maturità  del gruppo, forse semplice scelta stilistica, è stato un concerto particolarmente “sobrio” rispetto a quello che ci hanno abituato i Liars.
Per lo meno, siamo tutti tornati a casa intonsi, ripromettendoci di tornare sempre a vederli dal vivo.