Lindstrom
Smalhans

“Smalhans” è il secondo lavoro di Lindstrom per questo 2012. Pubblicato a distanza di 9 mesi da “Six Cups of Rebel”, album che non ci ha convinto fino in fondo a causa dell’incertezza del dj, in dubbio su se alimentare la vena sperimentale o se assestarsi su canoni più rassicuranti e accessibili . “Smalhans” sembra risolvere tale controversia, optando decisamente sulla seconda alternativa. Con “Smalhans” Lindstrom sigla il suo atterraggio trionfale nel circolo dei discotecari incalliti, proponendo 6 tracce dancefloor oriented atte a soddisfare l’indole festaiola della bella gioventù mondana.

Questo stato di cose si traduce nella pratica con una semplificazione, ai limiti della decenza, delle composizioni di Lindstrom: durata ridotta al minimo sindacale, abuso del loop, scale in progressione settate in repeat, per non parlare delle melodie che oscillano tra l’infantile (“Fāār-i-kāāl”) e l’imbarazzante (“Vōs-sākō-rv”). Della setlist si salva solo un brano come “Lāmm-Ä™l-āār”, giusto perchè non baratta il suo mood malinconico, tipicamente synth-pop, per un sorriso forzato da cerimonia. I viaggi interstellari evocati dalla sua space disco si sono dileguati, ora l’unica cosa che riesce a rimandare la musica di Lindstrom sono i viaggi della speranza che ogni automobilista intraprende la domenica pomeriggio per trovare parcheggio nel centro storico. “Smalhans” è più sottotono di quanto non ci si aspettasse, Lindstrom ha abdicato al suo ruolo di “master of party” per declassarsi ad un velleitario scalda pubblico. Un gran peccato, speravamo in una colonna sonora per questo Natale ma dobbiamo farci bastare un sound che accontenterà  gli ascoltatori di bocca buona, tedierà  gli appassionati e farà  invocare lo skip agli impazienti.

Non sono una cima per quanto concerne la cucina norvegese (anche se qualcosa mi dice che sia ad alto contenuto di grassi animali e orzate a tutte le ore) e non credo lo diventerò grazie al menù offerto da Lindstrom nelle 6 tracce di “Smalhans”. Ognuna di esse infatti ha come titolo il nome di un piatto tipico norvegese, un menù povero (questo significa smalhans) che nella teoria dovrebbe soddisfare ogni palato ma che nella pratica accontenta solo chi è abituato ad alimentarsi al fast food.

Ascolta “Smalhans”