Quasi a voler prolungare il ricordo di un estate ormai finita, torna la timida voce della svedese Victoria Bergsman (ex Concretes) con il terzo album del suo progetto solista Taken By Trees.
Con “Other World” Victoria prosegue il percorso intrapreso con il concept album “East of Eden” del 2009, personale racconto dell’esperienza vissuta in Pakistan, portandoci questa volta alle Isole Hawaii, sospesi tra grigi temporali e stanchi tramonti. La volontà di far scoprire all’ascoltatore un “altro mondo” rimane quindi anche in quest’ultimo lavoro della Bergsman il denominatore comune. Mano nella mano la giovane svedese ci accompagna alla riscoperta di un suono che trova espressione nella natura più incontaminata, una realtà che il grigiore cittadino ha fatto ormai dimenticare a molti di noi. Ci ritroviamo così a vagare per spiagge deserte, tra colori ormai dimenticati; un temporale in lontananza scuote il cielo, mentre la risacca delle onde lascia intravede conchiglie di antica memoria. L’irrefrenabile istinto di chiudere gli occhi, per lasciarsi trascinare ancora una volta lontano, permea ognuna delle dodici tracce che compongono “Other World”, a conferma che l’obbiettivo di Vanessa, di farci rivivere il suo personale vissuto nell’Eden hawaiano, è stato ampiamente raggiunto.
L’album si apre con “Horizon”, sensuale ballata in cui la voce di Victoria si muove sinuosa tra dilatazioni sonore e melodie liquide, una sorta di “benvenuto” agrodolce dall’ammaliante fascino. La sensazione di essere lontani da casa sale prepotente in brani come “Highest High” e “Pacific Blue”, ritrovando tra atmosfere caraibiche e percussioni etniche la serenità di ascoltare immobili il ticchettio della pioggia sopra le nostre teste. Il campionamento dei suoni della natura fatto da Victoria per questo “Other World” è magistrale: onde che si infrangono sulla riva, la calda brezza che muove timidamente le piante, echi di temporali e cascate segrete saranno solo alcuni dei suoni che vi accompagneranno nella scoperta di una natura che è ancora capace di “parlare”.
“Dreams”, brano di punta della produzione, spezza per un attimo la serenità dell’album virando verso atmosfere più vicine al suo primo lavoro del 2007 “Open Field”; un dream-pop che pur mantenendo la sua vena leggera e trasognante, si fa via via più assorto e malinconico, lasciando dietro di sè la spensieratezza delle soleggiate spiagge hawaiane. Non si può certo negare alla Bergsman la capacità di sedurre attraverso un costante divenire: con “Your place or mine” il mood cambia ancora una volta lasciando spazio ad atmosfere che richiamano a gran voce gli ’80 più cupi, con un finale di traccia che ci proietta sulla costa in attesa della tempesta, ennesima dimostrazione che l’assolato arcipelago nasconde anche zone d’ombra. E’ infine in brani come “Not like any other” che emerge la capacità di Victoria di coniugare con successo strumenti e suoni della realtà locale con sperimentalismi elettronici molto più vicini al nostro mondo, riuscendo così a creare una combinazione che pur lasciando spiazzati in un primo momento non tarda a catturare ed affascinare.
Quest’ultimo lavoro di Taken By Trees riesce ancora una volta a stupire attraverso un vivido racconto fatto di luci ed ombre; un’esperienza fatta musica da scoprire nella sua complessità , a patto di sentirsi almeno un po’ esploratori.
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2. Highest High
3. Dreams
4. In Other Words
5. Not Like Any Other
6. Pacific Blue
7. Only You
8. Large
9. Indigo Dub
10. I Want You
11. Your Place Or Mine
12. Dreams (Coconut Cut)
Ascolta “Large”