Ammetto di avere dei grossi problemi con la maggior parte dei dischi italiani che escono nel panorama cosiddetto indipendente. Ci sento troppo l’esigenza di accondiscendere il pubblico, le mode, qualche corrente creata ad hoc dal tam tam mediatido dei comunicati stampa e le webzine di settore. Ci sento poca “sincerità ” anche quando le ambizioni di base sanno di innocenza, sporcata quasi sempre dalla ricerca di una coolness che, almeno a mio modo di vedere, è solo provincialismo. Affascinato da sempre dal concetto di outsiders, quando mi capita tra le mani un disco palesemente fuori moda e teneramente ancorato alla verità del proprio autore, affogato dal bisogno di esprimere semplicemente se stesso, mi si accende una spia luminosa nel cuore. Mi piacciono le verità e le persone libere; Marco Iacampo, ne sono certo, è uno di questi. O almeno ci sta provando.
Già autore degli Elle e solista col nome di Goodmorningboy decide, come cantavano i Counting Crows in “Recovering The Satellites”, di tornare all’essenziale. “Valetudo” è un disco per sola chitarra acustica e voce. Nessuna velleità sociale o politica ò la “Luci della centrale elettrica”, ma semplicemente un compendio del proprio sentire, tra visioni leggere e dolcezze sentimentali che nulla concedono al manierismo. Ci si trova l’agrodolce sentimentalismo di Dente, ma con una profondità maggiore e una rara innocenza.Si respira l’aria della tradizione autorale italiana, ma con quel pizzico di modernità , almeno nell’approccio ai testi e nelle melodie, che ne fanno qualcosa di speciale e di estremamente piacevole.
Inoltrarsi nelle tracce del disco è un po’ come indossare una giacca leggera e passeggiare in compagnia di un vecchio amico, tra piccole rivelazioni e sorrisi accennati. Una boccata d’aria nelle stagioni di passaggio, quelle che stanno diventando sempre più rare.
2. Amore in ogni dove
3. Soltanto io, solamente noi
4. Trecento
5. Tanti no e un solo sì
6. San Martino in pensilis
7. Non è la California
8. Gli inverni non mi cambieranno più
9. Un’elica
10. Amore addormentato
11. Valetudo