In attività da oramai una dozzina di anni i Clinic non hanno mai raccolto quanto avrebbero potuto, rimanendo sempre band di culto, nonostante l’iniziale brit-rock sia andato impreziosendosi col tempo: qualcuno li aveva visti eredi dei Radiohead (come se ci fosse stato bisogno, anni fa, di un gruppo tuttora attivo, prolifico e molto interessante), ma le loro sperimentazioni li hanno portati più vicino all’intensità elettrica dei Gomez o alla varietà ritmica dei Blur, pur mantenendo una caratterizzazione personale nelle proprie opere. è forse quella passione dub, quell’incedere spesso notturno e caracollante a renderli riconoscibili; tutte particolarità che troviamo anche nel nuovo “Free Reign” che, nei suoi quaranta minuti, si pregia d’incursioni languidamente funky e impennate cosmiche.
è la nenia oscura ed incalzante di “Misty” ad aprire l’album, mentre la successiva “See Saw” alza ritmi e distorsioni, ma con una “Cosmic Radiation” che tiene perfettamente fede al titolo si sobbalza sulla sedia. è ipnotica “Miss You”, mentre la lenta ballata “For The Season” non convince appieno. Seguono poi la scattante “King Kong” e soprattutto il dittico psichedelico che chiude l’album.
Purtroppo un’eccessiva ripetitività e l’impressione di una band non completamente coinvolta donano al disco, altrimenti assai buono, un alone di mediocrità da cui non sfuggono neppure i brani migliori.
Credit Foto: Rhian Askins