Bisogna convenire che Craxi è un nome che suona bene, lo dovrebbe ammettere anche qualche milione di italiani dell’età dei nostri genitori o poco meno. Come suonano bene le undici tracce che compongono questo esordio che è anche epitaffio dell’incontro fra quattro tra i più interessanti musicisti del panorama italiano: Luca Cavina (Zeus!, Calibro 35) al basso, Andrea Belfi (Hobocombo, Rosolina Mar) alla batteria, Alessandro Fiori (Mariposa, Amore ecc.) alla voce e tastiera, Enrico Gabrielli (Mariposa, Calibro 35 ecc. ecc.) alla chitarra e al sax.
Dei Craxi qualcuno avrà sentito parlare tempo fa, infatti la nascita del progetto risale addirittura al 2008 quando i nostri calcarono un buon numero di palchi, lo stesso album in questioni risale al biennio 2009/2010 per quanto riguarda concepimento e registrazione ma per qualche motivo non essenziale tutto il materiale è rimasto inedito fino ad oggi quando cioè Santeria e Tannen hanno deciso di produrre e stampare quello che è uno splendido disco postumo. Nessuna linearità nello scorrere del tempo e nella musica, un insieme di pop stralunato (non potrebbe essere altrimenti), prog e post-punk di forte impatto e freschezza non scontata nonchè sempre più difficile da ascoltare. Ritmi piuttosto serrati dettati da una sezione ritmica di provata telluricità ma che sanno anche sciogliersi e dilatarsi, lasciando spazio a inserti di sax vicini a John Zorn, chitarre acide che ricordano i Gang Of Four ma pure certi Jesus Lizard. E poi i testi che raccontano piccole storie di ferite e amori assenti, bicchierini di rosso e canti anarchici, le noccioline brasiliane e il Tenerone, piccioni, rosari e telefilm polizieschi. Forse Bettino non c’entra ma i “suoi” anni si vedono perfettamente nel controluce dei solchi di quest’album.
Un disco magnificamente suonato e registrato in presa diretta, masterizzato dall’ottimo Tommaso Colliva; insomma un lavoro da non mancare perchè non concederà una seconda chance.
2. E tu non ci sei
3. I diari del kamikaze
4. Drive In
5. Le ali di Alì
6. Si appressa la morte, non c’è dato sapere cosa c’è aldiqua
7. Santa Brigida
8. Se me lo chiedi dolcemente
9. Dentro i battimenti delle rondini
10. Sono il mio passeggero
11. Le mostre di pittura