L’inverno avanza e “Winter Songs”, lo split tra due sottovalutati cavalli di razza come i losangelini Silver Snakes (Alex Estrada chitarra e voce, Mike Trujillo al basso, Jeremiah Bignell alla chitarra, Daniel Pouliot alla batteria) e i californiani Souvenirs (Tim Riley chitarra e voce, Travis Turpin batteria, Nolan Nunes basso, Vince Armador chitarra e voce) è la colonna sonora adatta per affrontarlo. Quattro canzoni, due per parte, e ritmi che viaggiano tra l’emo, lo screamo e il post punk più classico.
Non è una sorpresa quindi che in “Avia” e “Secare” i Silver Snakes si incamminino a passo di carica sulla strada già ampiamente battuta da illustri predecessori tipo i Jimmy Eat World, come del resto avevano fatto nel debutto “Pictures Of A Floating World”. Non stupisce neppure che “Dressed Up In September” e “Dead Weight” dei Souvenirs riscoprano il filone dell’emo più intenso, lunatico e malinconico nato con band come gli Hoover e i Crownhate Ruin, cosa che già dimostravano di voler e poter fare in alcune tracce del recente “Tired Of Defending You”. Una tradizione che i quattro ripropongono lasciando da parte le influenze jazz in favore di un sound meno complesso e articolato, frutto di un’attitudine più pragmatica e meno di culto.
Sentimenti forti quelli evocati da Silver Snakes e Souvenirs, a metà tra la voglia di mollare e la grinta di andare avanti e provarci nonostante tutto. Emozioni senza filtro, vissute pericolosamente e senza paura, come è giusto che sia. Come molti split, quest’album (pubblicato dalla 6131 Records) è un buon mezzo per conoscere meglio entrambe le band coinvolte. Un piccolo assaggio a basso costo che magari non sconvolgerà il mondo della musica ma si fa gustare piacevolmente e mantiene viva l’attenzione, in attesa di nuovi sviluppi per entrambi i gruppi coinvolti.