Immaginatevi una giornata di pioggia, cielo plumbeo, palme che a stento riescono a tenersi in piedi tanto è il vento e di fronte a voi l’orizzonte di un oceano infinito. Onde alte e imponenti. La sabbia della spiaggia di San Francisco che passa dall’oro del sole a un marrone fangoso.
La giornata ideale per starsene e casa, sballati difronte al televisore o in studio di registrazione a cazzeggiare con effetti e a jammare più non posso girando attorno a quei quattro accordi blues inzuppati di psichedelica. Ci sarà sempre tempo per skatare, magari domani. Sicuramente la bufera passerà e si potrà tornare ad importunare vecchie signore a spasso con i loro paffuti cagnolini.
Probabilmente in giornate uggiose come queste sarà nato “Hung at Heart”, terzo (quarto se si vuole considerare il debutto autoprodotto “Greatest sHits”) album in studio dei californiani Growlers. Una miscela di blues psichedelico in cui la voce scanzonata di Brooks Nielsen, una sorta di Lester Bangs dei nostri tempi (almeno nel baffetto), ‘surfa’ sulle melodie acide e ‘sbronze’ costruitegli dagli altri quattro scapestrati Growler (Matt Taylor, Scott Montoya, Anthony Perry e Kyle Straka). Ed è proprio questo il punto di forza del quintetto californiano: riuscire a mescolare lo stile cantilenato con melodie a forti tinte surf/lo-fi senza che, stranamente, il connubio risulti noioso e che anzi finisce per trascinare chi ascolta nel lungo folle viaggio a bordo del Van targato Growlers.
Il quintetto di Costa Mesa confeziona quindi, con il contributo di Dan Auerbach (Black Keys) alla produzione, quindici brani di ottima fattura, che malgrado non spicchino per originalità riescono a divertire e rendersi utili ad alimentare quel che resta dell’ubriacatura della sera prima. Una dolce ed inebriante (ri)scoperta in questo inizio 2013.
2. Naked Kids
3. Salt On A Slug
4. One Million Lovers
5. No Need For Eyes
6. Living In a Memory
7. Pet Shop Eyes
8. In Between
9. Burden Of The Captain
10. Row
11. It’s No Use
12. Use Me For Your Eggs
13. Derka Blues
14. Beach Rats
15. The Fruit Is For Everyone