Poi succede che per ragioni ignote Father John Misty fa da spalla ai The Walkmen per il loro tour nordamericano e quindi io, che lo amo più o meno segretamente, riesco a imbucarmi al concerto piena di aspettative. Diciamo che sia per l’ex batterista dei Fleet Foxes, sia per i newyorkesi Walkmen il 2012 è stato un anno di nuovi album e successo internazionale, quindi perchè non provare a suonare insieme?
Ovviamente, siccome mi porto dietro il solito amico di Toronto solo per non sembrare troppo turista, arrivo in ritardo e J.Tillman ha già cominciato a cantare. Riesco ad entrare di corsa giusto in tempo per sentire “Only Son Of A Ladies Man” e per rendermi conto che la sala è stracolma, cosa abbastanza rara qui a Montrèal, visto che ci sono concerti che vale la pena vedere ogni giorno (giuro!). Ma torniamo a lui, che stasera è di un’eleganza insolita: camicia e pantalone nero, non fuma sul palco e non beve neanche troppo (ma ha una bottiglia di vino aperta vicino all’asta del microfono). Come sempre fa battute sul francese e sulle ragazze di Montreal, e suona una serie di hit tratte da “Fear Fun” uscito lo scorso maggio per Sub Pop e finito in tutte le classifiche dei 50 migliori album del 2012.
Nonostante il pubblico sia venuto per i The Walkmen, non ci sono dubbi che Father John sia decisamente apprezzato, e infatti tutti cominciano a ballare sulle note di “I’m Writing A Novel” e “Tee Pees 1-12”, forse anche perchè lui ancheggia tutto il tempo facendo venire voglia di scatenarsi! Non contento poi si sdraia per terra quasi morente mentre ci fa ascoltare “Hollywood Forever Cemetery Sings”.
Il live vale decisamente il prezzo del biglietto, anche se essendo l’opening act ha tempi contenuti e non può dare il meglio di sè come fa nei suoi tour. Chiude il concerto con “Every Man Needs A Companion”, romaticone.
E poi arrivano i The Walkmen, suonano per un’ora e mezza e sciorinano tutti i loro successi. Pubblico super caldo già al secondo pezzo “The Rat” che anche per i non fans (come me) è grandiosa. Il frontman Hamilton Leithauser sa come attirare l’attenzione del pubblico (anche perchè praticamente il resto della band è al buio), e in questo spiccano due ragazzine in prima fila che ballano assatanate, qualcuno che fuma erba (sì dentro al teatro!) ma anche gente più seria che ci dice di stare zitti quando commentiamo le canzoni.
Accendini per tutti quando fanno “The Blue Route” poi il cantante ci racconta come ha fatto a farsi passare il mal di testa quel mattino (non chiedetemi, l’accento di New York non lo capisco). Ancora qualche vecchia hit e poi “Heaven” singolo tratto dall’ultimo album dallo stesso titolo. Ci lasciano per qualche minuto e tornano per gli encore chiudendo con “Canadian Girl”, facendo contente le signorine in sala.
Se ne vanno dicendo che è stato bello vederci, grazie a voi, alla prossima!
Credit Foto: Jessica Fiess-Hill, CC BY 2.0, attraverso Wikimedia Commons