I Pissed Jeans“… li guardi e sembrano dei bravi ragazzi. Boy scout che aiutano le vecchiette ad attraversare la strada, i colleghi che tutti vorrebbero avere al lavoro. Gente che, senza che tu glielo chieda, ti da una mano a formattare il disco rigido del pc che fa i capricci (come li definisce l’esimia Sub Pop, loro casa madre). Poi li senti”… e cambi subito idea. Si, magari il computer te l’aggiustano pure, ma poi non ci pensano neanche un secondo a dartelo in testa se ti azzardi a contrariarli. Perchè nella vita saranno pure quattro Bruce Banner ma quando suonano esce fuori l’incredibile Hulk con tanto di muscoli verdi, uno che picchia giù duro e spacca tutto.
Gli anni di carriera (e dall’esordio del 2005 qualcuno ne è passato) non li hanno cambiati nè ammorbiditi. Dolci come un vasetto di miele avvelenato, pungenti come uno sciame di api killer, giunti al quarto album sono ancora più decisi e compatti che in passato. In “Honeys”non fanno i cocchi di mamma. Più che altro pare di ascoltare i TAD redivivi che ti inseguono con una motosega e non hanno intenzione di lasciarti in pace tanto facilmente. Si scagliano contro tutto e tutti Matt Korvette e soci, con la furia di giovanotti alle prime armi e alle prime risse. Ce n’è per chiunque: ipocriti che cercano di nascondere segreti inconfessabili (“Bathroom Laughter”), operai con tanto da recriminare (“Chain Worker”), donne con i tacchi alti (“Loubs”) a cui alla fine non si può fare a meno di voler bene, donne che cercano di cambiarti dimenticandosi che nessuno è e sarà mai perfetto (a queste ultime è dedicato il sentito Take all my faults and twist them in your head di “Romanticize Me”). Cupe marce funebri dall’aria minacciosa sullo stress da ufficio (“Cafeteria Food”), sano hardcore in pieno stile anni ottanta (“Cathouse”) e chili e chili di distorsione condita con assoli che somigliano a un incontro di wrestling con la chitarra, finito presto per via di un fulmineo KO (“Something About Mrs Johnson”, i Melvins salutano e ringraziano).
Duri e puri, senza compromessi nè doppi giochi: questi sono i Pissed Jeans. Uomini che provano a venire a patti con l’età adulta, che li ha raggiunti a loro insaputa. Cresciuti senza preavviso e a tradimento, non hanno la minima intenzione di rassegnarsi alla noia del vivere quotidiano. La loro musica esprime la rabbia e l’insofferenza di chi non si arrende. Un pugno in faccia che sembra dire: se vi piace quel che facciamo meglio, altrimenti peggio per voi. Vogliamo proprio vedere se avete il coraggio di venircelo a dire”…
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2. Chain Worker
3. Romanticize Me
4. Vain In Costume
5. You’re Different (In Person)
6. Cafeteria Food
7. Something About Mrs Johnson
8. Male Gaze
9. Cathouse
10. Loubs
11. Health Plan
12. Teenage Adult