Premessa. Ho una fissazione inspiegabile per Scott Pilgrim e tutto ciò che lo riguarda. Vado, quindi, a Toronto per una settimana solo con l’intento di vedere i posti in cui è stato girato il film e per dire alle mie amiche in Italia che ci sono stata. Scatto foto e le invio su whatsapp tutto il tempo e loro mi rispondono con una serie infinita di punti interrogativi perchè ovviamente non gliene frega niente di quella graphic novel ormai piuttosto vecchia. Questo ovviamente non basta a fermarmi.

Trovandomi in una città  fighissima, il perfetto mix tra Canada e Stati Uniti, come spendo il mio mercoledi sera vacanziero? Andando ad un concerto, uno parecchio quotato tra l’altro. Il locale è il Lee’s Palace – che indovinate in quale film si vede? (ok la smetto…) – stasera affollatissimo per I Ra Ra Riot.
La band è in giro per il nord America da qualche settimana per promuovere l’ultimo dei loro 3 album intitolato “Beta Love”, uscito alla fine di gennaio. I live sono il loro principale punto di forza, quindi arrivo piena di aspettative e inganno l’attesa pre-show fotografando il locale e godendomi il chiacchiericcio del pubblico in inglese (abito a Montreal e odio il francese).

Finalmente i 5 arrivano e aprono lo show con “Too Too Too Fast”, pezzo tratto dal primo album, scritto dal cantante e dal primo batterista della band, morto in circostanze misteriose nel 2007 dopo un concerto (sembra sia affogato in un fiume dopo essere scomparso dall’afterparty a cui si trovavano). Malinconia a parte, il pubblico sembra apprezzare l’inizio abbastanza tranquillo dello spettacolo ma è alle prime note di “Dance With Me” che tutti iniziano saltare cantando a squarciagola I wanna be your toy, I wanna be your toy. Questa canzone fa venire in mente ragazzini abbronzati che ballano sulle spiagge della California – attendo che da un momento all’altro scatti la coreografia, ma non succede – anche se il gruppo viene da Syracuse (New York) e il concerto è in Canada, dove il caldo non esiste. La performance dura un’ora e mezza, nella quale Wes Miles, il leader, si scatena sullo stage mentre gli altri ragazzi della band sono più composti… ma senza annoiare nessuno dopotutto. La violoncellista e la violinista sono anche molto carine, e in minigonna.

La scaletta si segnala per l’ottima alternanza di pezzi lenti e hit danzerecce come “Too Dramatic”, “Beta Love” e “When I Dream”, e, per quanto si possa fare i fighi e non apprezzare il genere “musica da spiaggia”, è impossibile stare fermi e a non farsi prendere dai ritornelli!! Arriveranno mai in Europa? Se passano di là  fateci un salto, è sempre bello sentirsi teenagers (quelli di O.C. però), almeno per una sera.

Setlist:
TOO TOO TOO FAST
SHADOWCASTING
BINARY MIND
OH, LA
FOR ONCE
DANCE WITH ME
TOO DRAMATIC
ST. PETER’S DAY FESTIVAL
WILDERNESS
ANGEL, PLEASE
EACH YEAR
CAN YOU TELL
BETA LOVE
WHEN I DREAM
RUN MY MOUTH
GHOST UNDER ROCKS
BOY

— Encore —
DYING IS FINE
I SHUT OFF

Photo Credit: Cameron Parkins from Los Angeles, CA, USA, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons