Un’intestazione fintamente descrittiva, il supporto di un’etichetta solida ed eclettica come la bolognese Trovarobato, un primo disco quattro anni fa e il secondo appena uscito: i vicentini (precisamente di Schio) Eterea Postbong Band pubblicano finalmente il seguito dell’apprezzato “Epyks 1.0”; “BIOS” è un album che affascina sin dalla copertina con quella splendida foto di un cavolo romano, rimando contemporaneamente al titolo dell’album e ai concetti matematici che guidano tutto l’album (la famosa sequenza di Fibonacci, per esempio, che già aveva affascinato artisti come Boards of Canada e Tool).
Difficilmente catalogabili come loro solito, ma decisamente più marziali ed elettronici rispetto al passato i quattro farciscono la propria musica di citazioni e samples cinematografici, di grande ironia e un’impressionante coesione: partendo dal funk-rock centrifugato di “Homo Siemens” e arrivando fino al grandioso gusto metallico di “Mentina” è tutto un fluire, senza soluzione di continuità , tra musiche e atmosfere differenti. Il dubstep psichedelico e strumentale di “Scipstep”, la schizofrenia doom di “Fibo” e l’impietoso thrilling di “Tim Peaks” (che parte come i Fantà´mas e chiude come i Death Grips) sono alcune tra le facce diverse ma uguali di questo affascinante cubo di Rubik musicale.
Dannatamente creativi, complessi e cerebrali, allo stesso tempo irresistibili e contagiosi gli Eterea Postbong Band realizzando un secondo lavoro che ribadisce la solidità e l’unicità della loro visione artistica.
- Website
- BUY HERE
2. Homo Siemens
3. Scipstep
4. Fibo
5. Tim Peaks
6. Mentina
7. Essi
8. The Fall of Kasparov