We Are Loud Whispers
Suchness

Nell’epoca in cui è molto facile abbattere le distanze geografiche quello che conta è riuscire ad annientare quelle emozionali, processo questo per niente facile in una società  sempre di corsa e affannata per la sopravvivenza. Approssimazione empatica, comunanza del sentire, sono invece le caratteristiche riscontrabili nel lavoro dei We Are Loud Whispers, progetto che trascende generi e luoghi per riportare in musica affetti e percezioni semplici su costrutti musicali elettronici puliti ed essenziali.

Sonya Westcott, gia membro dei Arthur & Yu e Ayumu Haitani dei 4 Bonjour’s Parties si incontrano per la prima volta in Giappone durante il tuor di Arthur & Yu e non si lasciano scoraggiare dalla distanza che li separa decidendo di collaborare per un progetto nuovo che travalichi distanze spaziali e linguistiche. Comincia cosi’ la genesi di una nuova band 2.0 , una delle tante dell’epoca moderna, dove il contatto fisico, creatore di senso espressivo, viene sostituito dal carteggio elettronico delle mail spedite e ricevute da un capo all’altro del mondo. Ayumu compone una serie di pezzi strumentali su i quali Sonya tesse una tela armonica fatta di melodie canore, fraseggi lievi e sussurrati che rendono uniche e dreamy le canzoni. Ipnotici carillon si fondono con loop elettronici, cosi come i suoni dolci di un pianoforte e di campanelli campestri con quelli puliti dei corni e delle drum machine. Sono melodie semplici quelle dei We Are Loud Whispers che trascinano lontano, elettronica sognante che si avvicina molto stilisticamente alla generazione morr music. E’ facile ritrovare nei pezzi di “Suchness” echi lontani di Lali Puna e Pascal Pinon cosi come di Soley, ma anche accenti che riportano alla memoria Notwist e Postal Service.

Pubblicato dalla americana Hardly Art, gia label di Arthur & Yu e di altre perle come “Gem Club”, “Suchness” è un concentrato di suoni e atmosfere dreamy-electro su cui le voci si intersecano e si ricompongono dando spazio a episodi canori in cui Sonya e Ayumu si rincorrono in un sorta di ping-pong vocale. Testi sussurrati che raccontano di diversità  e del tempo che scorre, ma anche della vita, dei ricordi e del divenire suggerendo un approccio disincantato e rilassato al mondo, una giusta pausa nella frenetica routine quotidiana che ridà  luce e slancio all’importanza delle piccole cose.