I nomi che si alternano in titolo e autore di questo album dovrebbe farvi tendere le orecchie, eppure in Italia nessuno ne ha parlato: Jace Clayton è sicuramente meglio noto al mondo come DJ /rupture, verissimo faro di tutto il bass-continuum (un uomo capace di ibridare elettronica e world come nessun altro, di coltivare la propria passione per l’hip-hop, d’immaginare il dubstep e persino di realizzare un meraviglioso album per giradischi e chitarra insieme ad Andy Moor dei grandissimi olandesi The Ex), mentre Julius Eastman è stato un pianista e compositore americano, legato agli ambienti del minimalismo e di quella New York eighties che era fucina di talenti e movimenti (tanto per far due esempi Eastman ha collaborato con Arthur Russell e Meredith Monk).
La vita di Julius, scomparso nel 1990 a soli cinquant’anni, non è stata affatto semplice, ma travagliata e dura: egli era sia afroamericano sia omosessuale rappresentando così tutti gli ultimi d’America (in periodi storici in cui neri e gay combattevano non solo per i diritti, ma addirittura per la dignità e la semplice sopravvivenza), ha vissuto il dramma delle dipendenze (alcool e droga) e purtroppo pochissime delle sue numerose creazioni sono state registrate, tanto che il cofanetto “Unjust Malaise” contiene tutta la sua produzione a noi giunta.
Jace Clayton si concentra su due tra le composizioni più significative dell’artista americano: “Gay Guerrila” ed “Evil Nigger” sono lavori per pianoforte perfettamente inseriti nella tradizione minimalista che Clayton affida alle sapienti mani di David Friend ed Emily Manzo per poi vivisezionarli e processarli tramite il proprio laptop.
Le due lunghe partiture vengono dunque sezionate in vari movimenti (in quattro parti è divisa “Evil Nigger”, mentre “Gay Guerrilla” in cinque) e gli interventi elettronici di Clayton si dimostrano certamente invadenti, ma anche rispettosi e appropriati, rafforzando il sentore vorticoso di “Gay Guerrilla” e lo sfumato saliscendi di “Evil Nigger”.
Chiude l’intero lavoro l’unico brano originale, il soul-drone di “Callback from the American Society of Eastman Supporters” affidato alla voce spirituale della cantante sufi Arooj Aftab.
Con “The Julius Eastman Memory Depot” Jace Clayton non solo ha portato un doveroso tributo nei confronti di un personaggio unico e non troppo famoso della musica del novecento americano, ma ha anche realizzato un disco in cui convivono felicemente il rigore filologico e delicate, originali e appropriate riletture.
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2. Evil Nigger: Part II
3. Evil Nigger: Part III
4. Evil Nigger: Part IV
5. Gay Guerrilla: Part I
6. Gay Guerrilla: Part II
7. Gay Guerrilla: Part III
8. Gay Guerrilla: Part IV
9. Gay Guerrilla: Part V
10. Callback from the American Society of Eastman Supporters