Il concerto dello scorso 10 luglio all’Ippodromo delle Capannelle ci ha aiutato a farci un’idea sulla situazione del rock d’oltremanica. Miles Kane, Vaccines e Arctic Monkeys insieme sullo stesso palco ci hanno confermato che il testimone del Britrock è in buone mani, anche se”…
Se la reunion dei Blur per la scorsa cerimonia di chiusura dei giochi Olimpici londinesi (e non solo, il gruppo di Albarn e Coxon sarà in Italia per due date a fine luglio) e quella dei mancuniani Stone Roses avevano riacceso la fiamma del Britpop che fu, dato ormai per spacciato dopo lo sciagurato scioglimento degli Oasis, e il ritorno dei Primal Scream in questa prima metà del 2013 ha lasciato intendere che i ‘vecchietti’ sono in pista più che mai, quali notizie dal fronte ‘new-generation’? La risposta ci viene offerta, per l’appunto, dalla data capitolina targata Arctic Monkeys, Vaccines e Miles Kane.
E’ QUI L’AMERICA? Quel ‘se..’ di cui sopra lasciava intendere che non tutto del Britrock ’00 ci tornava. Mentre i Vaccines Sudditi di Sua Maestà non lo sono mai stati (il loro suono, con decibel e decibel di volume e cattiveria in meno, vorrebbe rimandare a quello dei Ramones.. live il risultato è sufficiente, ma non esaltante), le ‘scimmie artiche’ di Alex Turner traviate dal Queen of the Stone Age Josh Homme hanno da qualche tempo abbandonato la madre patria per attraversare in sella a dannate Indian l’arido deserto del Joshua Tree. Ecco quindi che il loro live, impeccabile e vivacissimo, alterna pezzi da ‘dancefloor’ a schegge stoner rock, in un continuo via vai Usa ““ Regno Unito in cui Turner, in versione sempre più Rockabilly, riesce a convincere e a imporsi nella sua nuova veste da frontman ammiccante. Quel che è da vedere da qui in avanti sarà la volontà dei 4 di Sheffield: continuare a vagare per deserti e spiagge californiane o tornare nella grigia e desolante terra d’Albione? AM, quinto loro lavoro in studio in uscita il prossimo settembre, probabilmente riuscirà a rendere i contorni un po’ più definiti.
BRITROCK HERO. Nel frattempo ci sentiamo quindi di incoronare a Baronetto del Britrock ’00 Miles Kane. Erede designato di (e da) Paul Weller, Miles nel suo look Mod impeccabile e con la tipica sfacciataggine britannica, nella sua mezzora di live, energica e coinvolgente, seppur troppo breve, riesce a tenere alto l’orgoglio rock’n’roll britannico. Il suo set di brani semplici e immediati finisce per travolgere il pubblico capitolino. E sembra di stare nel Merseyside, con la pioggia a cadere al momento giusto, nel posto giusto…