E’ proprio il caso di dire che con “Due” il cantautore pisano Andrea Carboni porta in paro la sua discografia, un nuovo disco che pare impostato per stare alla larga dai riflettori fashionisti, un disco che insegue traiettorie personalissime, quasi fuori mercato, un punto di svolta/scelta di essere indie senza la spocchia dell’essere indie, ed è una carnalità urbano-metafisica di rapporti, non rapporti, sguardi e sottolineature in tralice che si anima di liriche intimistiche e pochi fronzoli per musica, come gli arrangiamenti che la vita mostra e che alla fine ne chiede conto, ne chiede peso.
Dodici brani in scaletta per un ascolto dettagliato e dalle sfumature grigiastre, amanti ed incazzati nello stesso tempo, una penna questa di Carboni che si estranea molto dalle solite tiritere e che – pur rimanendo nel limbo delle cose non trascendentali ““ da qualcosa, rilascia quel senso compiuto d’ascolto che piena e sazia l’orecchio di cose ottime, condivise e confidate; prodotto da Paolo Mauri , Due ha un impianto melodico storto e melodicamente anti-statico, a tratti melodico a tratti epico, un continuo frastagliato di umori e poetica che si incontrano e scontrano, ballate, lamette e pezzi di porcellana taglienti che si incontrano lungo la dorsale della scaletta, e a vincere ““ nel sottofondo ““ è la luce che emana, quel violaceo d’anima che l’artista pisano fa di tutto per farlo rifrangere su chi ascolta, cercando di colmare un vuoto esistenziale, cercando di riempire un cerchio vitale.
Archi, fiati, una chitarra, pianoforte, distorsori e stati di calma apparente sono il bagaglio a mano di questo lavoro, venature arrossate di tensioni “Lento”, la fragilità d’animo “Vinceremo grazie”, l’acustico incedere imbronciato “Magari” e l’amore che si rialza da terra “Dove sarai”, sono le principali trascinanti che si fanno apprezzare senza disperderne una nota, una sillaba, e senza nemmeno confondere il passaggio di questo artista, che celebra un bel cantautorato “presente” e di distanza dall’agonia oltraggiosa di tantissime altre penne senza inchiostro.
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2. Lento
3. Vinceremo grazie
4. Dove sarai
5. Mille
6. La migliore che ci sia
7. Rango
8. Magari
9. Lei non sa chi sono io
10. (Magari)
11. Il male minore
12. BAM