Il secondo album dei Caged Animals, “In the Land of Giants”, è un tipico prodotto lo-fi che fa della “povertà ” della realizzazione la propria ricchezza, confezionando un album intimistico e delicato che pettina le orecchie degli ascoltatori con soffuse armonie vocali. La composizione con netta prevalenza di voce e chitarra fa di questo cd electro-pop un degno rappresentante di quella branca denominata shoegaze, la cui etimologia nata dalla strana abitudine di alcuni gruppi ad esso afferente di esibirsi guardandosi le scarpe, possiamo tradurre come la voglia di Cacchione di guardare la sua vita in maniera decisamente più positiva rispetto al primo album.

La traccia d’apertura “Too Much Dark” fonde elettronica con contaminazioni folk-rock, evidente retaggio dei Soft Black, il precedente gruppo di Cacchione, la cui influenza affiora qua e là  nelle canzoni dell’album. Sfrigolii elettronici di fanno compagnia in “Stop hurting each other”, un brano piacevolmente intimistico che si traghetta verso la poppeggiante “Cindy + Me”, una canzone che sembra quasi un motivo per bambini che accelera nella decisamente veloce e spigliata The sound of thunder, qui abbandoniamo ogni variante e corriamo sui gioiosi sentieri del classico pop.

“U + Yr Rocketship” è un pezzo senza molto senso nel contesto, sinceramente quasi imbarazzante, fortunatamente torniamo su toni più consoni con la seguente “The Mute + the Mindreader” e ancor più con i “Tiny sounds” della traccia 7, piccoli suoni che ci deliziano con la loro fragile delicatezza. Forti influeze folk-rock per We’re playing with fire, bel brano con tutti gli strumenti in evidenza e la voce di Cacchione magistrale. Ritorniamo velocemente nei confini dell’electro-pop con “A Psychic Lasso”, un brano piatto che poco aggiunge all’insieme dell’album, sorprende invece piacevolmente la sofisticata titletrack “In the Land Of Giants”, giocata tra suoni sospesi ed atmosfere soffuse, voce sognante per dissipare le ombre. (“You’re a giant now”) galleggia stranamente tra prog e psichedelica, un corpo estraneo in una stanza conosciuta che trova le sue solide certezze nel brano finale, “What you’re looking for”, una passeggiata dai toni indefiniti in un prato di luce soffusa.

Il disco del musicista e cantante originario del New Jersey, ma con base a Brooklyn, NYC, è un buon prodotto, questi ‘Animali in Gabbia’ hanno partorito un cd delicato ed intimistico. Due o tre tracce discutibili in meno avrebbero dato maggior compattezza e peso all’insieme e ammantato di maggiore armoniosità  lo scorrere dei pezzi durante l’ascolto. L’elettronica che contraddistingue la musica dei Caged Animals intervallata a pettinate di chitarra non è mai eccessiva o invadente e fa da trama sottile alla voce di Cacchione, un cd che ci può tranquillamente fare compagnia in una serata piovosa, senza inni di gioia magari, ma con soffusa delicatezza.

In The Land Of Giants
[ Lucky Numbers – 2013]
Genere: indie-rock
Rating:
1. Too Much Dark
2. Stop Hurting Each Other
3. Cindy + Me
4. The Sound Of Thunder
5. U + Yr Rocketship
6. The Mute + The Mindreader
7. Tiny Sounds
8. We’re Playing With Fire
9. A Psychic Lasso
10. In The Land Of Giants
11. (you’re a giant now)
12. What You’re Looking For