L’immersione nelle prime note di “Viewofanonsense” dei The Talking Bugs predispone l’umore per i primi camini accesi e l’odore delle braci nell’aria fresca. Note sufficientemente tiepide a riscaldare dai primi freddi; trame accoglienti, notturne, che abbracciano i tramonti generosi che calano le tenebre a metà  pomeriggio. Un po’ Kings Of Convenience, ma senza l’afflato melodico che li contraddistingue, con la chitarra che richiama influenze ispaniche e qualche discreto sequencer relegato ai margini delle composizioni. Sono italiani, hanno discrete doti e idee ancora troppo abbozzate.

Ad addentrarsi nel disco fino ad arrivare alla fine viene fuori qualche crepa. Innanzitutto la pronuncia inglese non è delle migliori, ma è un dettaglio sorvolabile. Il maggior limite dell’album sta negli arrangiamenti troppo simili tra loro, che sembrano girare sempre attorno alle stesse due/tre soluzioni in alternanza. Manca quel tocco capace di rendere i nove brani in scaletta qualcosa di più che una doppia manciata di buone idee non portate a termine. Alla fine del giro l’esperienza dell’ascolto è pure piacevole, ma non lascia il segno. I margini per migliorare ci sono tutti, bisognerà  lavorare sulla struttura da costruire attorno a certi suoni rassicuranti e ancora un poco disordinati.

Cover Album

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Viewofanonsense
[ Lobster Art Collective – 2013 ]
Genere: folk pop
Rating:
1. The Lovers
2. Consequences Of Your Sound
3. Laika
4. My Wounds
5. I Don’t Know Why (prelude)
6. I Don’t Know Why
7. Like A Ship In The Sea
8. Solitude (Dancing With Her)
9. Broken Sword