Ci sono individui che nella storia della musica hanno fatto della creatività il baricentro della propria esistenza. Prendiamo ad esempio il baronetto Paul McCartney, 71 anni, 50 anni di carriera, che gode ancora dell’arguzia della propria ispirazione componendo con lo spirito di un ragazzino.
La creatività del suo pensiero e della sua musica è il mezzo per vivere. Ma qual’ è il fine ? Il fine primario e dichiarato di tutta la sua carriera musicale è la buona musica, niente di più e niente di meno. Paul McCartney ha musicato le nostre vite e la nostre vite ringraziano compiaciute. La creatività è allora donatrice, ancora una volta, di un disco solare, fresco, energico, sorprendente ed è targato talento. .
In” New ” ci sono canzoni ed arrangiamenti semplici, essenziali, con la cura e il gusto di chi scrive hit da tutta la vita. Siamo di fronte al miglior album solista di Paul negli ultimi due decenni. Lo si capisce dall’iniziale “Save us”,canzone raggiante di esplosiva solarità . E se “Hosanna” ed “Alligator” sono figlie dei Beatles più evoluti, quelli dell’era “Sgt. Peppers” o del “White Album”,
“Early Days” è una tipica ballata, deliziosa, con una bella progressione di accordi. Un gioiello tra i migliori pezzi del 2013. “Road” è una canzone intensa e colpisce l’ evoluzione in crescendo mentre la title track è un tributo ai fab four che McCartney compie in maniera elegante ed ispirata.
Che il baronetto ne sia cosciente o meno, il disco è talmente azzeccato che le reazioni della critica sono state piuttosto positive. Il pubblico lo ha accettato immediatamente grazie anche alla molteplicità di un sound mai polveroso. Di fatto “New” ” riconduce ” alla ribalta un’artista simbolo per infinite generazioni disegnando un nuovo orizzonte, una nuova prospettiva che sembra non avere mai fine.