Management Del Dolore Post-Operatorio
McMao

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Se vi rispondono con un’altra domanda (tipo chi o cosa), toccherebbe immediatamente precisare di chi stiamo parlando. A mio parere il quartetto di Lanciano è uno dei migliori progetti indie, che il panorama italiano è stato capace di generare negli ultimi 10 anni. “Auff!” è stato un disco esaltante ed allo stesso tempo sorprendente. Un pugno allo stomaco ricevuto inaspettatamente. Provocanti e poco prevedibili (come la loro esibizione al Primo Maggio, censurata dalla rete nazionale), i MaDeDoPo hanno una capacità  comunicativa incandescente ed un sound esplosivo. Tanti elementi che fanno di questo gruppo sicuramente una scheggia impazzita della musica italiana.

“McMao” è il loro terzo capitolo, una prova ovviamente difficile sulla carta, visto i feedback positivi ricevuti da parte della critica e da un numero sempre maggiori di ascoltatori al loro seguito. Ma per fortuna, le nuove aspettative non deludono. Anzi vengono confermati tutti gli ingredienti che avevano reso “Auff!” un disco convincente. Se già  con “La Pasticca Blu”, singolo uscito qualche mese prima, si avevano avuti i primi segni confortanti sullo stato di forma della band, “McMao” nel suo insieme mantiene l’attesa non vana. 11 tracce ricche di rabbia, ironia, intuizioni geniali, leggerezza ed anche molta amarezza. Brani capaci di incollarsi alle vostre orecchie con estrema facilità . Dal sarcasmo di “La Scuola Cimiteriale”, alla diversa tristezza di “Hanno Ucciso Un Drogato”, alla frenesia di “Coccodè” (con la partecipazione di Lorenzo Kruger dei Nobraino). Tre brani che aprono questo lavoro con il piglio giusto. Ma non posso non citare la successiva e bellissima “Oggi Chi Sono”, la poetica ” Il Cantico Delle Fotografie”, la rilettura moderna di uno dei pezzi più belli di Luca Carboni “Fragole Buone Buone” e la rebel song “La Rapina Collettiva”.

Insomma “McMao” prosegue la linea tracciata con “Auff!”, mantenendosi per questo un lavoro ben prodotto (anche grazie alla continuata collaborazione con Max Fusaroli), estremamente gradevole, ma soprattutto molto convincente.