Inutile girarci intorno, meglio dire tutto e alla svelta. Lem, trip sonoro di Daniele Sanfilippo ““ chitarrista e composer – è un incredibile laboratorio di creatività  musicale che fa perdere ““ inteso come stupore ““ ogni punto cardinale che abbiamo in dotazione, il suo è un traspotting emotivo che stimola le multiformi declinazioni stilistiche che ““ tra quiete mentale e sogni strutturali ““ conducono l’ascolto dentro stanze estetiche, labirinti sensoriali affascinanti.

Nulla è a caso se non i colori paventati, per il resto è una limpida esecuzione tagliata in nove episodi che vanno a costituire una viaggio, un landscape patrocinato da atmosfere e dolci allucinazioni cosmique che aprono ““ a loro volta – spazi, luoghi dell’infinito, terre, finisterre e deliri, dove tutto scorre e dove tutto immaginifica a pelle; un lavoro imprevisto ed imprevedibile, rock, umori Floydiani, vibes Oldfieldiane, tremori psichedelici, elettro melodia e tutto quanto può far “crossover” epidermico, sono le basilarità  uniche di un disco ispiratissimo, che punta in alto le sue traiettorie ora impalpabili, ora robuste e che onestamente una volta afferrate non se ne può fare a meno per un tot di tempo.

Da ascoltare con gli occhi chiusi, come novelli Gagarin che vogliono andare un po’ a vagabondare nella ionosfera, ed è proprio li che si incontrano le bolle accordate ambient di “Overland”, il cristallino spacey di “Polaris”, i vuoti d’aria chillout “Collision” o la solitudine di uno scandaglio Nebula, ma poi giunti a confine con la fertilità  emotiva dei riverberi senza peso di “Memories” si è risucchiati in un vortice di benessere amarognolo che vi istigherà  a dire Goodbye Terra!
Prezioso e ancora più.

LEM
[ Suoneria Mediterranea – 2014]
Genere: Ambient ibrido
Rating:
1. Overland
2. Mission
3. Polaris
4. Lights in the sky
5. Collision
6. Astronaut
7. Nebula
8. Lem
9. Memories