Tra hard-rock, strascici grunge e passioni per direttrici Alice In Chains/Stone Temple Pilots Always update nei tormenti e certi Filter nelle visioni Peach, ecco un disco di quelli schiacciasassi che offre grazia, potenza, qualità alta e insubordinata a manciate. “Russian Roulette” è l’esordio lampante dei padovani Uncledog, dieci brani di fuoco e anima che si sbattono in una tracklist dagli accenti incentrati su fattori di epica/etica che crescono incendiandosi senza mai tirare il fiato. La loro carica emotiva ed elettrica porta intatta la distorsione ossessa e poetica Novantiana lungo tutta l’ossatura del registrato, una forma, una dimensione densa e scattante di bellezza imperdonabile.
A fare due conti durante l’ascolto, si fa fatica a stabilire il pezzo migliore o quello che magari sgonfia un poco l’andatura generale, è un disco dove tutto è a livello di piacere istantaneo, un impeto convulso e senza fragilità che strugge dispiegando una caratterialità composita, profondamente amarognola e oscura che ad ogni brano si svela in tutta la sua cruda pulizia interiore. Si, dieci brani che rimangono impressi anche dopo un tot di tempo, timbri dannati e avvincenti “Shiver”, “Follow the sound”, la titletrack, le ballatone consuma accendino “Peach”, “Dying sun” e quell’aura incredibilmente efficace a far sì che l’ascolto di questo disco non sia una semplice distrazione rock, ma un’esperienza underground di quelle col botto.
Fra i migliori lavori pervenuti in questo 2014.
- Website
2. Shiver
3. Follow the sound
4. Starry cloud
5. Russian roulette
6. Brother
7. Peach
8. Tears in vain
9. Kick the law
10. Dying sun