Che quella degli Auden sia una storia bellissima mi pare assodato: il gruppo nasce nel periodo d’oro dell’hardcore romano, sullo scadere dei novanta, e registra un ep che non vedrà mai la luce, dando il via ad un declino che si concluderà con lo scioglimento della band. Soltanto nel 2013, undici anni dalla sua composizione, sarà finalmente pubblicato “Love Is Conspirancy”, l’ep che avrebbe dovuto sancire l’esordio degli Auden: a questo attento e meritevole ripescaggio, fortemente voluto dall’etichetta indipendente V4V, fa seguito un tour che convince il gruppo a riprovarci, complice un entusiasmo inaspettato.
è sempre l’etichetta gestita da Michele Montagano ad occuparsi della distribuzione (gratuita in digitale, a pagamento in vinile) di “Some Reckonings”: otto brani che si muovono tra passato e presente, irruenza e maturità , senza voler ingannare il tempo, ma rendendogli omaggio con un’energia, un’attitudine che non hanno età .
Così, tra richiami a Joy Division e Fugazi, omaggi ai colleghi italiani (Fine Before You Came) e stranieri (Crash of Rhinos) il disco scorre via che è un piacere: necessario e insieme gustoso, sorprendente e insieme familiare, come un bel piatto della nonna.