Ennesima perla uscita in conclusione del 2014, il terzo album di Nicolas J. Roncea è anche il primo capitolo di una trilogia composta in totale da ventiquattro brani, otto per disco come suggerito dal titolo: non vi sono grandi rivoluzioni in casa Roncea (che però porterà il disco in giro in un’inedita veste rock, grazie all’aiuto di una vera band) e questo “Eight” spinge sui maggiori punti di forza del cantautore italiano (che è nato in Francia e canta in inglese), quella voce calda e tormentata e quella chitarra sempre essenziale.
Sette brani autografi e una cover di Damien Rice (per essere chiari e non illudere nessuno su stile ed influenze) che allietano l’ascoltatore, raccontando solitudini e amore, le difficoltà di tutti i giorni e azzeccando almeno un paio di classici istantanei (“He’s Wrong” su tutti).
Se per ora Nicolas Roncea resta un piccolo culto carbonaro, esclusivamente per gli ascoltatori più attenti, i suoi sforzi meriterebbero ben altre e alte platee.